Home Cronaca Anzio – Spaccio e armi alla malavita, in quattro a processo

Anzio – Spaccio e armi alla malavita, in quattro a processo

E’ stato rinviato l’inizio del processo ai quattro imputati, coinvolti nelle indagini su un vasto giro di spaccio di droga e traffico di armi tra Anzio e Nettuno, che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato. Ieri il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri, Alessandra Ilari, ha ammesso il rito alternativo e aggiornato l’udienza, per la discussione, al prossimo 6 ottobre. A comparire davanti al giudice saranno Emanuele Cardarelli, 38enne di Nettuno, Luigi Alberto Siccardi, 30enne di Anzio, Alessio Chiha, 25 anni, di Anzio, detto “Cocciante”, e Gianluca Rizzo, 32 anni, di Nettuno, difesi dagli avvocati Giovanni Tedesco, Fabrizio D’Amico, Carlotta Blasi e Giancarlo Di Giulio.

Le indagini furono avviate dal commissariato di Polizia di Anzio, diretto dal primo dirigente Mauro Barone, un anno e mezzo fa e proseguirono tra arresti e sequestri. Un’inchiesta sul mercato della cocaina, dell’hashish e della marijuana tra Anzio e Nettuno, unito a quello delle armi, acquistate da un 26enne in due armerie di Aprilia e poi destinate alla malavita, soprattutto a quella romana, partita dopo una serie di accertamenti compiuti dalla Polizia sulla morte per overdose di un pregiudicato a quanto pare coinvolto nel traffico di droga dall’estero. Era il mese di agosto del 2013. Gli investigatori si resero ben presto conto di trovarsi davanti a un “giro” imponente, portato avanti da nomi vecchi e nuovi della criminalità locale. A gennaio dell’anno scorso venne poi fermato il 26enne e, non trovando nella sua abitazione traccia dell’arsenale che aveva acquistato in larga parte in modo regolarmente, il quadro per gli inquirenti divenne più chiaro. Pochi giorni prima tre pistole del ragazzo erano state sequestrate dai carabinieri di Tor Bella Monaca ad un ladro. Il giovane vuotò il sacco: nel mercato clandestino erano finite decine di pistole, fucili e munizioni: Beretta, Glock, Tanfoglio. E anche un fucile a pompa e un AK 47. Vennero compiuti alcuni arresti e lo sviluppo delle indagini portò poi, in autunno, a far scattare l’operazione “Guns and drugs”: 19 arresti e 35 indagati.