La discussione al Porto di Anzio tra la Spa chiamata a realizzare il nuovo porto e gli ormeggiatori è nata senza che questi ultimi avessero neanche modo di leggere il foglio che la Spa voleva affiggere in zona. Di fatto la società annuncia per il prossimo 26 giugno la pulizia e lo sgombero della banchina. “Pertanto – si legge sul volantino strappato – si avvisano i proprietari delle attrezzature giacenti a volerle prontamente rimuovere. In difetto le stesse verranno considerate rifiuto e quindi smaltite. Si ringrazia per la collaborazione”. L’annuncio segue la decisione del Consiglio di Stato di interrompere la richiesta di sospensiva concessa agli ormeggiatori e la necessità della Spa, responsabile della sicurezza, di rimuovere ogni possibile pericolo. E da un primo rapido sopralluogo la situazione del molo è da considerarsi tutt’altro che sicura. Una delle vie di collegamento in prossimità del circolo velico, che doveva essere di passaggio, era completamente ostruita da imbarcazioni e auto in sosta. Materiali di risulta sono stati conficcati in ogni angolo e persino i cassonetti presenti erano pieni di rifiuti incredibili. Lo stesso presidente della Spa Luigi D’Arpino ha tirato fuori una marmitta, un vecchio ministro di un pc e pezzi di imbarcazioni gettati senza il minimo senso di cognizione e ovviamente senza differenziare. Il muretto del circolo velico era costellato di erbacce e rifiuti così come il molo che in diversi punti è pieno di piante. “Organizzeremo la bonifica – ha detto il Presidente della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino – perché il molo è in condizioni pessime e l’inciviltà è diffusa come dimostra la presenza dei rifiuti che abbiamo trovato oggi. E chiameremo le forze dell’ordine per garantire la sicurezza di tutti. Capisco le loro ragioni – ha aggiunto – ma ci devono far lavorare perché la società deve essere produttiva”. Infine, in serata, una buona notizia: un’altra imbarcazione ha chiesto di poter approdare al molo per una notte.
