E’ Domenico, il titolare dello stabilimento La Scialuppa ad Anzio a raccontare la brutta situazione che si è trovato a fronteggiare nei giorni scorsi, quando una donna, di circa 50 anni, si è buttata in mare davanti ai suoi occhi. Una situazione all’inizio ambigua, in cui è stato fondamentale, per salvare la donna, la prontezza di azione di chi ha assistito al gesto.
“Io e la mia ragazza – ci racconta Domenico – stavamo lavorando allo stabilimento, per dare una sistemata. La giornata era fredda e in giro per fare due passi pochissime persone. All’improvviso abbiamo visto questa donna entrare in acqua vestita. Ci ho messo qualche minuto a capire che stava facendo una follia. Appena mi sono reso conto ho iniziato a strillare. L’ho chiamata più volte per dirle di uscire subito dall’acqua, ma non mi ha ascoltato. Alla fine l’unica strada per fermarla è stata quella di buttarmi anche io nell’acqua gelida. L’ho raggiunta e non senza sforzo e l’ho riportata a riva. Quando eravamo quasi sul bagnasciuga un ragazzo mi ha dato una mano a tirarla fuori dall’acqua. Ho portato questa donna dalla mia compagna e con un’altra donna che passava di li l’hanno spogliata immediatamente e coperta con delle cose asciutte per riscaldarla, il rischio concreto era una crisi di ipotermia che poteva essere pericolosa. Io stesso mi sono dovuto cambiare subito perché l’acqua era freddissima, una temperatura vicino allo zero, e l’aria fuori altrettanto”.
Poi è arrivata la polizia.
“Quando sono arrivati i poliziotti e l’ambulanza, l’hanno presa e subito soccorsa, so che è all’ospedale e spero che stia meglio”. Sarebbe bastato aspettare solo un minuto in più, non buttarsi nell’acqua gelida in tempo e la vita di una donna sarebbe finita sotto gli occhi di Domenico, che invece non ha esitato e oggi può raccontare questa storia. La donna, una 50enne dei Castelli, ora è al Noc.