Dopo settimane di attese e di tentativi di mediazione vani, la Russia questa notte ha attaccato l’Ucraina. Quando a Mosca erano quasi le 6, Putin ha annunciato in tv l’attacco russo all’Ucraina e subito si sono avvertite forti esplosioni nelle città ucraine a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev, dove i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto. Kiev fa sapere di avere abbattuto cinque aerei e un elicottero russi. Forze russe sarebbero entrate in Ucraina anche da Bielorussia e Crimea. Il presidente bielorusso Lukashenko ha convocato i capi delle forze armate. Per il Guardian, il prestigioso giornale americano, il messaggio di Putin sull’avvio delle operazioni sarebbe stato registrato, probabilmente lunedì 21 febbraio. Alle 10 è stata convocata a Palazzo Chigi una riunione del Comitato Interministeriale per la sicurezza della Repubblica.
L’esercito bielorusso, ha dichiarato il presidente Lukashenko, non sta partecipando all’invasione russa dell’Ucraina.
Il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio l’Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov. L’Ambasciatore Sequi – fa sapere la Farnesina – ha espresso al diplomatico russo la ferma condanna del Governo italiano per la gravissima, ingiustificata e non provocata aggressione di Mosca ai danni dell’Ucraina, che costituisce una chiara e netta violazione del diritto internazionale.