“Egregio Commissario Prefettizio del Comune di Nettuno – si legge nella lettera a firma di Giulio Verdolino – le scrivo in qualità di coordinatore dell’Associazione Città Futura per sensibilizzarLa circa un problema grave per l’esercizio dei diritti politici dei cittadini di Nettuno, ovvero il concreto accesso alla possibilità di svolgere attività politica mediante raccolta di firme, per liste elettorali, referendum popolari, proposte di legge di iniziativa popolare, petizioni e ogni altra iniziativa che richieda l’autenticazione delle firme stesse da parte dei soggetti individuati dalla legge. La sfiducia al Sindaco Chiavetta, che ha determinato l’attuale crisi politica ha privato i cittadini dei consiglieri comunali, esponenti eletti che hanno la facoltà di esercitare, tra le altre, la funzione di autenticazione. La legge permette però, al Sindaco, e a Lei in qualità di Commissario prefettizio, di autorizzare i funzionari comunali a svolgere in Sua vece le funzioni di autenticazione. La preghiamo, quindi, di esaminare la possibilità di individuare tali funzionari in congruo numero, estendendone anche modalità e orari, ad esempio conferendo la delega a esercitare funzioni di autenticazione perlomeno ai funzionari comunali che, per senso civico, si rendessero volontariamente disponibili a svolgere questo servizio, venendo incontro alle esigenze lavorative dei cittadini nettunesi”.