«A queste condizioni non lavoriamo, abbiamo paura di essere aggrediti». E’ il grido d’allarme dei ferrovieri italiani, preoccupati dopo la violenta aggressione della scorsa settimana a Milano. L’ultima di una lunga serie e certamente la più grave. Rischi troppo elevati, soprattutto per i controllori, che rischiano di finire nel mirino di bulli e passeggeri senza biglietto. Per ovviare a questo problema, se alcune tratte non saranno rinforzate con la presenza di agenti di polizia a bordo, quindici treni potrebbero essere addirittura soppressi. E’ quanto prevede l’accordo tra sindacati e Ferrovie, anticipato da Repubblica, nell’ambito del quale è stata stilata la lista dei treni più pericolosi e che dovrebbe entrare in vigore dal 26 giugno. In Toscana le tratte più pericolose, soppresse in caso di mancati rinforzi di polizia, sono due: Firenze-Arezzo delle 7.08 e la Firenze-Viareggio delle 7.53- Le altre regioni coinvolte sono Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Campania. La maggior parte delle tratte a rischio sono quelle nelle prime ore della mattina. Tra le corse più a rischio quella Nettuno-Roma Termini delle 6.58 e quella delle 17.42. Entrambe le corse, senza rinforzi, sono a rischio soppressione.