Chiamata a ricordare i fatti della sera del 31 dicembre 2020 in cui ha subito uno stupro di gruppo vicino alla Capitale, una 16enne è riuscita ad indicare i partecipanti ritratti in un foto. Ai carabinieri che le mostrano le immagini, la ragazza indica con sicurezza tre persone che hanno preso parte alle violenze. I dettagli non mancano. Guardare la foto è difficile.
La stessa minorenne, pochi mesi prima, nell’estate 2020, era rimasta da sola in una strada buia alla periferia di Anzio ed era stata presa a bordo da alcune persone su un’auto: le avevano offerto un passaggio ma poi avevano abusato di lei, anche sotto la minaccia di un coltello puntato alla gola, senza che riuscisse a opporre resistenza anche per le sue condizioni psicofisiche di quel momento. Un episodio drammatico che la giovane non avrebbe mai denunciato tornando nell’abitazione dove si trovava senza raccontare niente a nessuno. Oltre allo stupro anche la solitudine, quella stessa che la 16enne ha provato la notte di Capodanno del 2021, quando le sue amiche l’hanno lasciata in balìa della droga, dell’alcol e dei ragazzi che a turno abusavano di lei. Da una delle chat acquisite dai carabinieri emerge come qualcuna di loro ritenga che la giovane sia stata violentata da sei giovani. Quella notte pasticche di Xanax e Rivotril, insieme con hashish, marijuana e cocaina, oltre a ‘una sostanza liquida sulle sigarette’ (non si esclude ghb, ovvero la droga dello stupro), furono portate a più riprese da ragazze e ragazzi, addirittura vendute ai partecipanti alla festa direttamente nella villetta. la 16enne le ha assunte, forse da sola forse con l’inganno. La risposta a questa domanda potrebbe aggravare la posizione dei tre presunti stupratori e degli altri 10 indagati. Che dalle intercettazioni sono apparsi anche al corrente del video girato a Capodanno nel quale vengono confermati i rapporti avuti dalla minore con i tre principali accusati. Immagini che potrebbero essere state girate anche con lo scopo, non viene escluso, di essere utilizzate per dimostrare che la 16enne era consenziente, quando invece, secondo l’accusa, era incapace di reagire. Dal dramma di mezzanotte è riemerso per la ragazzina che l’incubo vissuto ad Anzio e mai denunciato.