Continuano i disagi per gli utenti di Villa Albani di Anzio che hanno urgente necessità di fare tamponi per avere certezze sull’eventuale positività al Covid oppure per sapere se, finalmente, dopo 20 giorni di quarantena, sono guariti.
Questa notte gli agenti della Polizia Locale, visti gli spiacevoli precedenti disagi di viabilità, hanno messo a punto, con tanto di picchetti e segnaletica, un nuovo percorso per l’ingresso in Villa Albani che passa dal parcheggio La Piccola e libera Via Aldobrandini, bloccata da tre giorni dal traffico infernale in accesso al drive in della Asl. Una decisione del Sindaco di Anzio Candido De Angelis e del Comandante della Polizia locale Antonio Arancio per risolvere un problema che stava diventando serissimo.
Le lunghe code di macchine questa mattina all’alba si sono formate accanto alla stazione di Anzio, ma se questo ha migliorato la viabilità non ha risolto i problemi degli utenti: alle 6 della mattina già due colonne di auto si sono formate nell’area parcheggio ed hanno atteso oltre due ore per sapere che i numeri erano finiti, o tre ore per arrivare a fare il tampone prenotato.
Nonostante il duro lavoro e l’impegno degli operatori della Asl per mantenere puntualità e ordine già dalle 8 sono emersi i soliti disagi: numeri eliminacode esauriti, attese di ore e viabilità estenuante. Una somma di disagi che fa facilmente degenerare la situazione in concitazioni e tensioni negli utenti.
La Asl Roma 6 sta così manifestando una totale disorganizzazione e inadeguatezza per rispondere all’emergenza crescente. Gli operatori sanitari sono decisamente troppo pochi per l’enorme richiesta di due città che insieme contano più di 100mila abitanti. A mancare poi sono proprio anche i tamponi e i reagenti, esauriti in metà giornata, vanificando magari un’attesa di ore per sottoporsi al test.
Al vento le parole dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato che giorni fa annunciava un rafforzamento dello staff sanitario nelle Asl singhiozzanti, ma Anzio e Nettuno sembrano sono state completamente dimenticate da questi potenzialmenti.
Gli Ospedali riuniti di Anzio e Nettuno e il policlinico Villa Albani possono quindi contare solo sulle proprie forze per far fronte alla richiesta dei cittadini. Si verificano quindi situazioni assurde, con Villa Albani ad Anzio chiusa alle 13 e nel fine settimana, nonostante l’evidenza di una richiesta della cittadinanza e strutture aperte senza fila e senza utenti, come a Genzano o in altre città dei Castelli, che lavorano grazie ai cittadini del litorale che fanno 40 minuti di macchina per un tampone. Anche i Sindaci del Litorale dovrebbero farsi sentire con la Asl per chiedere a gran voce un servizio che sia adeguato alle necessità del territorio spogliato ogni giorno di servizi di primo piano senza che si riesca ad invertire la tendenza. Sarebbe il caso di verificare, a livello politico, quanti tamponi e quanto personale sono impiegati ad Anzio, con una richiesta spropositata di tamponi e quanto personale e tamponi sono a disposizione ai Castelli dove la domanda è nettamente inferiore.
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