Il consigliere comunale di centrodestra ad Anzio Umberto Succi replica immediatamente alla notizia del sopralluogo della polizia municipale alla sua struttura alberghiera che ospita i migranti e spara a zero sulla politica, sui controlli, sulla dirigenza del comune e minaccia apertamente la possibilità di dimettersi. “Quello che sto subendo – dice arrabbiato – è un vero e proprio stalking amministrativo e politico. Le prescrizioni previste dall’ordinanza sindacale del Comune sono state tutte risolte. Da oltre un anno. Abbiamo fatto l’allaccio all’acqua e al sistema fognario, c’è stato il sopralluogo dei vigili del fuoco, l’omologazione dell’impianto elettrico, la presenza della scala di sollevamento per i disabili, abbiamo sistemato tutto. Non capisco quali siano le contestazioni della Asl. Sono mesi che aspetto il sopralluogo del dirigente del comune per le verifiche e per ottenere il ritiro dell’ordinanza di chiusura ma ogni volta rinvia e rimanda e mi chiedo se questo sia legittimo. Ho ottemperato a tutto e lo stesso ha fatto la cooperativa che ha affittato l’immobile non come albergo, lo ricordo, ma come edilizia residenziale. C’è anche una Scia avviata per l’accoglienza. I problemi sono stati tutti superati eppure c’è un accanimento costante nei miei confronti. Ora sono stufo – tuona Succi – ho chiamato i miei legali e porterò tutto in Procura perché questa situazione deve essere chiarita una volta per tutte e sto pensando alle dimissioni perché qui è in corso un attacco che è anche a carattere politico ed è una situazione che non intendo tollerare oltre. Ci sono ristoranti – conclude Succi – che lavorano nelle tende e non hanno pavimentazione e nessuno li chiude, in questa struttura invece non si può fare nulla”.