Mancano ancora due settimane all’inizio ufficiale dell’estate ma il trascorso week-end sembra avere avuto tutte le caratteristiche di un fine settimana di pieno agosto.
L’improvviso innalzamento delle temperature, ben al di sopra della media stagionale, hanno comportato il sovraffollamento delle spiagge ed una altrettanto consistente presenza di unità da diporto in mare.
Per garantire una serena fruizione di arenili e specchi acquei, la Guardia Costiera del Lazio ha messo in atto, sotto la regia del Reparto operativo della Direzione Marittima, un dispositivo di pattugliamento e sorveglianza per vigilare sulle coste di propria competenza, schierando nove unità navali e oltre cinquanta uomini dipendenti dai vari Comandi dislocati sul territorio regionale, isole pontine comprese.
Tra le segnalazioni più frequenti al numero d’emergenza 1530, verificatesi nella zona di Civitavecchia, Fiumicino ed Anzio, è stata richiesta assistenza da unità da diporto con motore in avaria.
A tal proposito si raccomanda a tutti coloro che intendono prendere il mare con le proprie imbarcazioni, di controllare sempre il corretto funzionamento dei motori ed il livello di carica delle batterie, in particolar modo alla prima uscita dopo la stagione invernale.
Nel pomeriggio di domenica, anche la sala operativa della Capitaneria di porto di Civitavecchia è stata allertata via radio da un imbarcazione a vela, proveniente da Giannutri, con problemi di propulsione e che non riusciva a rientrare a terra, anche a causa dell’assenza di vento che la lasciava alla deriva a circa 10 miglia dalla costa.
La CP 2014, raggiunta prontamente l’unità in panne, riusciva poi a far ripartire a regime ridotto l’apparato motore, assistendo le sei persone presenti a bordo fino al loro arrivo, ben oltre le 23, presso il porto di Riva di Traiano.
Si ricorda infine il numero 1530 per le emergenze in mare, valido su tutto il territorio nazionale 24 ore al giorno e utilizzabile gratuitamente sia da telefonia fissa che mobile. Attraverso quest’ultima, già dallo scorso anno, è possibile mettersi in contatto diretto con la Capitaneria di Porto, in cui ricade la cella più vicina, riducendo ulteriormente, in questo modo, i tempi di intervento.