E’ accusato di aver trasformato la sua abitazione, a Nettuno, in un laboratorio per coltivare marijuana, il 56enne mandato a giudizio ieri dal gip del Tribunale di Velletri. E’ stata infatti accolta la richiesta di rito immediato avanzata dalla Procura per l’uomo, arrestato dai carabinieri il 19 marzo scorso e messo in carcere. Il 56enne inizialmente cercò di non aprire la porta della propria casa ai militari dell’Arma, convincendosi poi solo un po’ prima che intervenissero i vigili del fuoco a buttare giù la porta. I carabinieri si resero subito conto che, nel piano seminterrato, il 56enne aveva cercato di bruciare marijuana, ma invano. Alla fine vennero sequestrate 110 piante, per un peso complessivo di sette chili e mezzo, da cui si potevano ricavare 5.920 dosi di droga. E sigilli anche al materiale necessario per la coltivazione. Disposto quindi il giudizio immediato, è così iniziato per il 56enne il processo, davanti al giudice Mario Coderoni. Il pm ha chiesto l’ammissione delle prove e lo stesso ha fatto il difensore dell’imputato, l’avvocato Simona Dominici. Si torna in aula il 3 settembre.