Il Tar ha accolto il ricorso dei residenti del Palazzo di via Gramsci, cui il Comune di Nettuno aveva imposto, con una delibera di Giunta, di aprire al pubblico la discesa al mare. Dopo tanto penare, dopo i lavori di messa in sicurezza, dopo l’accordo con i condomini per il pagamento di un indennizzo il Tribunale di fatto richiede l’accesso al mare la cui apertura tanti cittadini avevano aspettato con ansia. Il Tar annuncia che il comune ha approvato il provvedimento senza aver “proceduto alle garanzie partecipative vendo procedimenti la cui omissione non può ritenersi sanabile”. In sostanza il comune avrebbe dovuto cercare un confronto con i residenti anche al fine di evidenziare soluzioni alternative. I cittadini di Nettuno restano quindi di nuovo senza accesso su tutto il tratto, lunghissimo, di via Gramsci.