“Ci associamo allo sgomento del Sindaco per il comportamento serbato dal Consigliere Ranucci nella seduta del Consiglio di venerdì scorso.
In realtà prima di proferire parola abbiamo voluto attendere il tempo necessario, per capire di cosa in realtà il Consigliere stesse parlando e se avesse anche il minimo fondamento, in oltre abbiamo atteso per capire e carpire le reazioni dei vari soggetti politici, soprattutto sapere se si è capito la gravità delle accuse mosse.
Le forti critiche all’amministrazione e al bilancio, possono in qualche modo trovare strada, se lette in un’ottica di migliori e maggiori iniziative per il bene comune, per quanto se ne sarebbe potuto con altri toni, ma di fronte alle pesanti accuse rivolte agli organi di controllo (pensiamo al Corpo di Polizia Locale di Nettuno) si perde ogni briciolo di credibilità.
Sentire che alcuni preposti al controllo avrebbero tenuto condotte volte a circoscrivere o limitare il proprio potere di autodeterminazione ‘per far votare il bilancio’ è un’accusa gravissima che deve prima di tutto essere fondata, e in ogni caso rivolta nelle sedi e nei modi opportuni, non lanciata senza rispetto degli organi preposti al controllo.
E’ evidente agli occhi di tutti che, nonostante le difficoltà legate alla forte carenza di personale, ogni appartenente al nostro Corpo ha lavorato duramente e continuato, con estrema dovizia, a profondere il proprio impegno per non far mancare nulla in termini di sicurezza alla cittadinanza e l’attività di polizia amministrativa esercitata è stata sempre rivolta verso chiunque senza distinzioni, e di questo ne siamo certi.
Crediamo quindi sia doveroso, da parte del Consigliere Ranucci, spiegare meglio a cosa si riferisse, indicando nomi e cognomi, luoghi e circostanze, perché quando si fa un accusa, peraltro così grave, questa va argomentata e supportata dai fatti, altrimenti il tutto si riduce al solo e misero tentativo di diffamare la Città di Nettuno e nello specifico l’istituzione del Corpo di Polizia locale”. Così in una nota stampa Luca Zomparelli e Lorenza Alessandrini, della Lega Salvini Premier Nettuno.