E’ stato confermato il sequestro dei beni dell’ex sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e dell’ex Dirigente dell’Area economica finanziaria del comune Gianluca Faraone, disposto dalla Corte dei Conti ed eseguita dalla Guardia di Finanza di Nettuno. La misura del sequestro conservativo per i beni immobili, oltre a Chiavetta e Faraone ha visto coinvolti anche l’ex Presidente della Poseidon Venanzio Cretarola e tre componenti del collegio dei Revisori dei conti. Tutti sono stati rinviati a giudizio per rispondere del presunto danno erariale legato alle assunzioni della Poseidon. Si tratta di una costola della stessa indagine che, sotto elezioni, due anni fa circa, portò alla richiesta di arresto, negata dai giudici, per il sindaco Chiavetta. Indagine che si è conclusa con l’assoluzione di tutti i coinvolti. Secondo i magistrati contabili la decisione di assumere del personale nella partecipata Poseidon ha arrecato al comune un danno erariale di oltre 3,9 milioni di euro. Sulla vicenda, tutte le persone coinvolte, negli scorsi mesi hanno presentato delle memorie difensive. La Corte ha comunque deciso per la misura conservativa, fissando un’udienza di conferma del provvedimento, in cui il giudice ha riconosciuto il fumus boni iuris dell’indagine. L’udienza di merito, invece, che dovrà stabilire l’eventuale colpevolezza o innocenza degli indagati, è stata fissata per il prossimo 29 settembre.