Home Cronaca L’aggressione con il machete a Nettuno dopo mesi di minacce e stalking

L’aggressione con il machete a Nettuno dopo mesi di minacce e stalking

E’ il diretto interessato a raccontare la sua versione di quello che è accaduto ieri a Nettuno, in zona Cretarossa, quando al termine di una lite un ragazzo di 27 anni è finito in ospedale con ferite da taglio e un colpo in testa.
“Quello che è accaduto ieri – ci racconta il ragazzo, 26 anni che preferisce restare anonimo – è il culmine di sette mesi di minacce e atteggiamenti aggressivi che ho subito per aver iniziato a frequentare una donna, la ex del ragazzo di 27 anni che ieri è stato colpito con un machete. Avevo l’arma in auto per difesa, temevo di essere aggredito da questa persona. L’uomo da cui mi sono difeso ha una lunga storia di violenze anche con la mia fidanzata, la sua ex. Violenze domestiche che sono state denunciate e che questa persona ha cercato di riversare anche su di me. Ieri mi ha visto in auto in strada e mi è corso dietro, mi è venuto addosso con la macchina, mi ha praticamente speronato. Poi è sceso dall’auto con un bastone e mi è venuto contro e mi ha colpito più volte, anche in testa, prima che io prendessi l’arma in auto. Poi sono sceso anche io dall’auto e mi sono difeso, se non lo avessi fatto mi avrebbe colpito ancora e ancora, chissà con quali conseguenze. La mia è stata una difesa legittima. Ora la polizia ha denunciato entrambi, ma io intendo andare avanti, anche da un punto di vita legale, per avere giustizia rispetto a quello che è accaduto. Posso dimostrare la mia storia, le minacce che questa persona mi ha fatto per mesi. Diverse persone hanno assistito a quello che è accaduto. Anche se lui è stato quello soccorso in ospedale ci è finito perché è stato lui provocare questa situazione e a costringermi a reagire in questo modo. Ci tengo a raccontare questa storia perché io sono una brava persona, ho un lavoro e non sono un violento, perché non è giusto che non si riesca a fermare una persona che minaccia e aggredisce le persone e che si debba essere costretti a difendersi da soli”.