Il PD di Anzio nel denunciare con forza questo ulteriore vergognoso atto nei confronti del nostro esponente in consiglio comunale ritiene la situazione ormai non più sostenibile. Non basta più esprimere solidarietà di circostanza ma bisogna iniziare nel concreto a porre misure idonee affinché cessi questo clima di intimidazione e di insofferenza a cominciare dai comunicati ufficiali istituzionali che non devono essere permeati troppo spesso da fastidio per chi non è d’accordo con le scelte politiche amministrative.
Pertanto ogni istituzione deve essere all’altezza di rintuzzare tali vili e vergognosi attacchi.
Nel concreto il PD di Anzio chiede alle forze di polizia ed alla magistratura incisività e celerità nelle indagini, rinnovando stima, fiducia e ringraziamento per l’operato che svolgono. A tal fine si auspica la celere individuazione di colpevoli e mandanti di tale regia intimidatoria.
Chiediamo altresì alle istituzioni locali: sindaco, presidente del consiglio comunale e rappresentanti dei partiti e gruppi consiliari, di non fermarsi ad una banale ed a volte ambigua solidarietà personale all’esponente colpito senza invece darne solidarietà politica. Ciò che oggi colpisce esponenti PD nel futuro potrebbe coinvolgere chiunque dissenta(sindacati, giornalisti…) o si occupi di amministrazione o di politica locale.
Quindi il PD di Anzio chiede con forza che il consiglio comunale approvi un documento di solidarietà personale e politica nei confronti del nostro esponente e produca un’iniziativa concreta presso il Prefetto e la commissione antimafia affinché si possa fermare questa pericolosa spirale che sta attanagliando la nostra città e che ormai non riguarda il solo attacco ai rappresentanti istituzionali ma sta dilagando nel territorio con atti di intimidazione anche in altri contesti.