E’ l’avvocato Fabio Costa, su mandato del Comitato Lido delle Sirene, a scrivere al Prefetto della Provincia di Roma Franco Gabrielli e al Capo di Gabinetto della Prefettura Provincia di Roma Stefano Gambacurta, al fine di “tutelare gli interessi diffusi della zona del litorale di Anzio e denunciare alla Pubblica Autorità la commissione di reati con riferimento alla prossima accoglienza di migranti e richiedenti asilo presso l’Hotel Succi”. “Premesso che – si legge nella lettera – il Comitato Lido delle Sirene è sorto in data 28 settembre 2013, ha la finalità, tra le altre, di tutelare gli interessi diffusi del territorio di Anzio con particolare riferimento a quelle relative al suddetto lido ed alle sue vicinanze, nonché sensibilizzare le autorità locali ad adottare gli interventi più opportuni a tutela del lido ed al suo sviluppo turistico attraverso un potenziamento dei servizi ed un attenta cura dell’ambiente e del suo decoro, il predetto Comitato è costituito da 81 associati, tutti residenti e/o proprietari di unità abitative site nel territorio del Comune di Anzio e detto Comitato è venuto a sapere dalla stampa locale che l’Hotel Succi oggi ospiterà presso i suoi locali circa 90 immigrati provenienti dal territorio africano; detta collocazione avviene mediante partecipazione ed aggiudicazione della predetta struttura alberghiera, – unitamente ad altri soggetti, a seguito di partecipazione al bando – Avviso Pubblico volto alla conclusione di Accordo quadro tra la prefettura di Roma e vari soggetti al fine di assicurare i servizi di accoglienza ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e la gestione dei servizi di connessi per il periodo 1/05/2015 – 31/12/2015. L’Hotel in parola notoriamente è stato chiuso con ordinanza n. 65 del 9/06/2014, del Comune di Anzio, regolarmente pubblicata anche sul sito del Comune di Anzio (http://trasparenza.comune.anzio.roma.it/archivio28_provvedimenti_0_122629_725_1.html) e detta ordinanza di chiusura non è mai stata superata con riferimento a tutta la struttura alberghiera ad eccezione dell’attività di mera ristorazione autorizzata successivamente con provvedimento del Comune di Anzio n. 25 del 12/03/15; Le ragioni della chiusura, d’imperio, della struttura conseguono ad una ispezione della Azienda USL che ha rilevato “la non sussistenza delle condizioni igienico sanitarie all’interno del complesso della struttura alberghiera, compresa l’ala adibita alla ristorazione e il locale cucina” ed inoltre l’Azienda USL ha accertato altresì “la mancanza di documentazione attestante le congrue modalità di approvvigionamento idrico e di smaltimento reflui”. La ASL inoltre nella nota 49396/04.06.2014 – costituente l’atto presupposto per la adozione dell’ordinanza sindacale n. 65 cit. – rileva altresì come in detto Hotel si esercitasse anche una attività di illegittimo affidamento ed accudimento di soggetti anziani non autosufficienti in spregio alla L. n. 41/2003. Lo schema di accordo di cui al citato Avviso pubblico che la Prefettura va a stipulare con gli affidatari prevede all’art. 4 (rubricato come “Servizi di pulizia e igiene ambientale”) che gli affidatari debbano garantire “(…) quelle attività atte ad assicurare il comfort igienico ambientale della struttura di accoglienza al fine di garantire lo svolgimento delle attività ivi previste: a) pulizia giornaliera; 2) disinfezione, derattizzazione e deblattizzazione delle superfici; c) raccolta e smaltimento rifiuti”. La dichiarazione sostitutiva che deve essere inviata dalle strutture ospitanti in relazione al citato Avviso Pubblico prevede espressamente che il partecipante dichiari che la struttura utilizzata sia in possesso di certificazione urbanistica e sanitaria” e dichiari di “rispettare la normativa vigente in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio e antinfortunistica”. I requisiti che devono essere dichiarati dai partecipanti sono ribaditi anche dalla Prefettura di Roma. All’interno di detto Hotel Succi opera quotidianamente Umberto Succi, consigliere comunale del Comune di Anzio, eletto nelle liste della attuale maggioranza che sostiene il Sindaco in carica Luciano Bruschini. Ritenuto ulteriormente che: L’Avviso pubblico di gara sopra citato all’articolo 11.2 prescrive che il soggetto partecipante deve essere in “possesso di certificazione urbanistica e sanitaria per i locali /strutture che saranno utilizzati per i servizi oggetto di gara, La stessa previsione è presente anche in altri Avvisi di gara ove, per avventura, la struttura Hotel Succi, abbia partecipato ad altri Avvisi diversi da quelli citati; L’hotel Succi è, per le ragioni indicate in premessa, palesemente carente sotto il profilo igienico sanitario e l’affidamento dei migranti a detta struttura costituirebbe una manifesta violazione di legge a danno dei migranti, del territorio con illegittimo vantaggio patrimoniale dei gestori dell’hotel suddetto. Ulteriormente l’affidamento a tale struttura costituirebbe una condotta discriminatoria nei confronti dei migranti medesimi i quali si vedrebbero collocati in una struttura che non potrebbe ospitare alcun cliente italiano mentre verrebbe utilizzata per far soggiornare detti migranti facendo per ciò solo emergere una condotta discriminatoria in tutti coloro che pongono in essere tali accadimenti; I principi di indipendenza, trasparenza, tutela del patrimonio pubblico e buon andamento dell’azione amministrativa vietano di rinvenire in un consigliere comunale di Anzio, sostenitore della attuale maggioranza, il soggetto che, di fatto, sia il titolare della struttura affidataria dei migranti perché ciò esporrebbe l’amministrazione affidataria al gravissimo rischio di commissione di reati contro la pubblica amministrazione. La notoria riconducibilità dell’albergo in parola a Umberto Succi quale albergo chiuso con provvedimento della pubblica autorità e ciò nondimeno affidatario della compagine di migranti di imminente arrivo sta destando l’indignazione della popolazione di Anzio perché così facendo si sta dando l’immagine che la Prefettura abbia affidato i migranti ad una struttura radicalmente priva delle condizioni igienico sanitarie solo perché dietro tale affidamento vi sono “i buoni uffici” di un consigliere comunale del territorio gettando così grande discredito oltre che sul comune di Anzio anche sulla stessa Prefettura di Roma che si rende “complice” di tale manifesta violazione della normativa vigente e dei provvedimenti adottati dallo stesso Comune di Anzio; Tutto ciò premesso e ritenuto il sottoscritto avvocato in nome e per conto del Comitato Lido delle Sirene FA ISTANZA E CHIEDE l’immediata revoca in autotutela e/o esclusione dalla partecipazione all’Avviso pubblico citato in premessa – e comunque con riferimento a qualsiasi altra gara o avviso pubblico abbia partecipato – della struttura Hotel Succi quale soggetto (in partecipazione con terzi soggetti) affidatario dei migranti perché radicalmente priva dei requisiti normativi e previsti dal bando per ospitare detti soggetti ed anche perché tale affidamento costituirebbe condotta discriminatoria nei confronti dei migranti medesimi esponendo gli enti citati ad un gravissimo rischio d’immagine nei confronti dei consociati e patrimoniale per le suesposte ragioni; di prendere visione ed acquisire copia di tutti gli atti e documenti, anche endoprocedimentali, preordinati, connessi, consequenziali e/o comunque relativi a alla partecipazione all’Avviso pubblico di cui in premessa, ovvero ad altro Avviso o gara che abbia ad oggetto l’affidamento dei migranti. Certi che dall’ente in indirizzo si procederà secondo quanto richiesto ed imposto dalla normativa – conclude l’avvocato – si porgono distinti saluti”.