Il sequestro lampo di un noto ristoratore di Castel Gandolfo, vicino Roma, ieri sera, ha portato all’arresto di un 38enne di Nettuno. L’imprenditore è stato prelevato con la forza, sotto la minaccia di una pistola, dal suo ristorante sul lago di Albano e, secondo le prime ricostruzioni, durante la prigionia avrebbe subito violenze fisiche e psicologiche. In serata il Nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo ha arrestato il responsabile, un nettunese con precedenti che, al termine delle operazioni, è stato accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione, usura, detenzione e ricettazione di arma da fuoco rubata. L’arresto è scattato dopo un blitz organizzato dai militari in un distributore di benzina sull’Appia. In serata, infatti, era arrivata la richiesta ai familiari del pagamento di 3 mila euro per la liberazione del ristoratore. All’appuntamento con il sequestratore si sono presentati anche i militari che hanno bloccato il 38enne, in possesso di una pistola rubata e del denaro appena ricevuto. Lo scopo del sequestro era quello di estorcere una somma di denaro legata ad un vecchio debito usuraio di 40 mila euro contratto dal ristoratore nel 2008 e che negli anni aveva raggiunto la somma di ben 90 mila euro.