Emergono, dopo oltre venti giorni dalle analisi e i primi riscontri su quello che resta del cadavere rinvenuto nel Bosco di fronte al Caracol ad Anzio, i primi dettagli che potranno essere utili ai Carabinieri per riuscire a dare un nome al morto. Intanto è ormai certo che si tratta di un uomo, tra i 35 e i 50 anni. Deceduto al massimo 10 anni fa. L’uomo era alto 1,77 cm e questo esclude molte delle persone su cui si era fatto riferimento durante le prime sommarie indagini. Il medico legale ha estratto il Dna dell’uomo ma non è riuscito, almeno per ora, a dare un nome al cadavere che, lo ricordiamo, è stato ritrovato diviso in due, sepolto in buche poco profonde a pochi metri l’una dall’altra e rinchiuso in buste di plastica nera. Un altro indizio che aveva fatto molto pensare era il fatto che l’uomo fosse stato seppellito con indosso una tuta della As Roma. Ora i carabinieri di Anzio, guidati dal Giulio Pisani, stanno indagando tra tutte le denunce di scomparsa in cui ci siano le caratteristiche riscontrate. Denunce che riguardano anche altre realtà territoriali. Infatti ad Anzio e Nettuno non ci sono persone scomparse che rispondano ai requisiti riscontrati dalle analisi mediche. Il mistero dell’uomo sepolto nel bosco resta fitto.
Ossa ritrovate nel Bosco ad Anzio, l’uomo scomparso era alto 1,77 cm
Emergono, dopo oltre venti giorni dalle analisi e i primi riscontri su quello che resta del cadavere rinvenuto nel Bosco di fronte al Caracol ad Anzio