Alle 22,30 di ieri notte, quando la sala operativa della Guardia Costiera di Anzio è stata allertata dalla chiamata di un privato cittadino, il quale con voce concitata, informava i militari del mancato rientro di un suo amico che a bordo di una piccola unità, di circa 4 metri con un motore fuoribordo, si era diretto verso il fiume Astura del Comune di Nettuno, partendo da solo intorno alle 19 dall’arenile del bagno “7 fiori blu”.
Ad attenderlo all’arrivo alcuni amici i quali, non vedendolo arrivare, avevano pensato al peggio ed avvisato la Guardia Costiera di Anzio. La Sala operativa del Circomare Neroniano, vista la tarda ora, disponeva l’immediata uscita della motovedetta SAR CP 859 e della Motovedetta CP 284. Allo stesso tempo veniva allertata una terza unità, la CP 2099, pronta a mollare gli ormeggi e richiesto l’allertamento di un elicottero della Guardia di Finanza.
Il pericolo era infatti che il giovane, peraltro avventuratosi in mare senza un telefono cellulare al seguito, potesse essere finito in acqua. Contemporaneamente, veniva allertato il personale di servizio ed i Carabinieri presso il poligono militare di Nettuno con richiesta di effettuare delle ricerche lungo la costa nel tratto di competenza per verificare se il giovane fosse eventualmente “spiaggiato“ con la sua piccola unità. Ore di angoscia anche per gli amici che attendevano l’esito delle ricerche presso la sede del Circomare Neroniano. Finalmente, prima che l’elicottero allertato decollasse, la Motovedetta Sar Cp 859 con il radar di bordo, sotto il coordinamento della Sala Operativa della Guardia Costiera Anziate, riusciva ad individuare il natante del malcapitato intorno alle 23,05, a poche centinaia di metri nella zona della “antenne”. Avvicinatasi con non poche difficoltà, vista la presenza di bassi fondali, i militari dell’unità Sar di accertavano del buono stato di salute del giovane, il quale non richiedeva assistenza sanitaria.
Terminate le manovre di avvicinamento lo stesso veniva fatto imbarcate a bordo della M/v CP 859 che dirigeva verso il porto di Anzio, dove ad attendere il suo arrivo avvenuto poco dopo la mezzanotte, vi erano i suoi amici, visibilmente scossi ma anche felici dell’esito delle ricerche e contenti di poter riabbracciare il proprio amico. Una spiacevole avventura finita bene grazie alla tempestività dell’intervento dovuta anche all’utilizzo del numero blu 1530, il numero gratuito che mette in moto i motori della Guardia Costiera.
Con l’occasione la Guardia Costiera di Anzio, rammenta la necessità di non avventurarsi in mare senza aver controllato lo stato del motore, di avere sempre sufficiente carburante a bordo per coprire in sicurezza l’intera tratta che si intende percorrere, ma anche di avere sempre al seguito un telefono cellulare o una radio funzionante, indispensabile, come nel caso verificatosi oggi, per lanciare l’allarme e attivare quindi tempestivamente i soccorsi.