La portavoce del Coordinamento autonomo Zodiaco Saturno Chiara Di Fede, questa mattina, ha protocollato presso il Comune di Anzio, una richiesta di audizione urgente presso la commissione sicurezza composta dai consiglieri Velia Fontana, Danilo Fontana, Roberto Giacoponi, Massimo Millaci, Andrea Mingiacchi, Eugenio Ruggero, Umberto Succi, Cristoforo Tontini e Gianfranco Tontini, e inviata per conoscenza anche al sindaco Luciano Bruschini. “Il nostro coordinamento – ha scritto nella lettera la Di Fede – regolarmente costituito presso il Comune di Nettuno e registrato presso il commissariato di polizia di Anzio, chiede di essere ricevuto in audizione per illustrare e discutere del preoccupante stato di compromissione della sicurezza urbana nel quartiere da me rappresentato, ormai e spesso oggetto di ripetute segnalazioni sia al comune che alle autorità predisposte. Sono numerosi e recenti i fatti che in tema di sicurezza, anche sociale, hanno riempito le pagine della cronaca locale e che ci hanno visti, nostro malgrado protagonisti. Il quartiere Zodiaco – Saturno presenta notevoli ed ormai annose questioni legate alle occupazioni abusive, allo spaccio, al degrado urbano e non solo, non da ultimo la povertà crescente legata alla crisi economica che il nostro Paese vive a livello locale e nazionale. Ritengo opportuno – conclude la Di Fede – che la commissione da voi presieduta ascolti la voce e le istanze del quartiere che mi onoro di rappresentare, accogliendo eventuali proposte che ivi verranno illustrate”.
Come arma dei carabinieri come personale ci siamo quasi, andrebbero incrementati, sono cresciuti sia come cittadini che come realtà problematici. Le periferie di Roma. Nell’attività operativa, gli stranieri danno un buon contributo, soprattutto per i reati minori. Reati legati all’indigenza e a reati tipici. Albanesi rumeni, bulgari, nordafricani, dediti allo spazio, prostituzione romeni e albanesi. Giorgina moldavi per i furti. Tra i ventenni sciolti su atteggiamenti che vanno repressi. Nel fine settimana problemi legati all’abuso