Home Cronaca Pitbull e Amstaff straziano un cagnolino, il dramma in casa a Lavinio

Pitbull e Amstaff straziano un cagnolino, il dramma in casa a Lavinio

Il cagnolino Ciak ucciso dal pittbull e da un Amstaff
I due cani dopo la brutale aggressione

E’ stata un’aggressione brutale, di cui esiste un video raccapricciante. Due cani un Pitbull e un Amstaff sono entrati nel giardino di una casa confinante in zona Lavinio nel comune di Anzio ed hanno ucciso a morsi un west terrier, indifeso, di nome Ciak. La padrona di Ciak ha tentato di difenderlo dai due cani anche colpendoli con una bottiglia, ma le due bestie hanno iniziato a ringhiare pericolosamente anche a lei, che ha preso le figlie di 3 e 13 anni ed è corsa in casa. Il povero Ciak è stato ucciso sotto gli occhi della sua padrona e delle figlie, in un modo orribile. Una volta in casa, la padrona di Ciak, ha chiamato i Carabinieri ed è rimasta per circa mezz’ora dentro la sua abitazione in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, mentre i due pericolosi cani dilaniavano il corpo del povero cucciolo. Un incubo terribile. Sul posto si sono recati sia gli agenti della

I carabinieri intervenuti sul posto

Polizia locale di Anzio che Carabinieri di Lavinio. Vista la pericolosità degli animali tutti hanno dovuto aspettare l’attivo dell’accalappia cani. Un’attesa di oltre due ore, in cui nessuno è potuto entrare o uscire di casa. I due cani si sono introdotti nel giardino della donna rompendo la recinzione metallica con i pali in cemento che divide i giardini delle due case. Prima dell’aggressione i due cani non erano mai stati visti nel giardino della casa vicina. Un uomo si è presentato come loro custode alle forze di polizia ed è stato identificato. A seguito del drammatico episodio è staat sporta denuncia contro il titolare dei cani ed è stato chiesto allea forze di polizia di conoscere l’ubicazione dei cani, entrambi sottoposti a sequestro a causa della brutalità dell’aggressione. A raccontarci come è andata la padrona di Ciack Leva Lykos.

Ciak con la sua padrona

“Le mie figlie – spiega – ancora oggi sono traumatizzate da quello che è successo, piangono e chiedono di Ciak. Questa tragedia è avvenuta il 9 marzo scorso, e oggi la Asl e il canile hanno scritto al proprietario del cane e in copia anche a men di andarli a riprendere, perché hanno superato la profilassi antirabbica. Una situazione assurda. Io ho fatto rinforzare le barriere tra casa mia e quella del vicino, ma questo cani sono pericolosissimi ed è inaccettabile che possano tornare liberi senza nessuna rieducazione con un padrone che evidentemente non è in grado di capirne la pericolosità. La stessa mattina che hanno ucciso il mio Ciak i due cani hanno anche ammazzato il gatto di una vicina e potrebbero aggredire bambini e adulti perché sono aggressivi in maniera estrema. Io andrò avanti con la mia denuncia penale affinché i proprietari paghino per quello che è accaduto al mio cagnolino, ma sopratutto questi cani devono essere messi in condizione di non nuocere più a nessuno. Invito tutti a stare attenti a questi cani che hanno ucciso il povero Ciak in modo tremendo e con una ferocia inaudita e che ci hanno tolto ogni serenità”.