In una sentita omelia, questa sera, nella chiesa centrale dei Santi Pio e Antonio a piazza Pia, ad Anzio, Padre Francesco Trani ha sollevato la questione, che sta diventando pressante, della microcriminalità ad Anzio. Una questione importantissima, che mina la sicurezza dei residenti e crea una generale situazione di allarme sociale, a cui sembra che né la politica con i suoi mezzi, né le forze dell’ordine, riescano a porre rimedio. E’ cronaca di questi giorni la tentata rapina in via XX settembre ad una gioielleria, la seconda in pochissimo tempo (la terza se si considera quella di Natale sempre in via XX settembre) e la lunga sequenza di scippi, furti in abitazione e persino il furto nell’ufficio anagrafe del comune neroniano (che ha fruttato 6700 tagliandi di carte di identità che sicuramente sono destinate a dare origine ad una serie di altri reati). Resta l’immobilismo della commissione sicurezza del comune, i cui progetti, tra cui la video sorveglianza, sono rimasti lettera morta e la necessità di maggiori controlli su un territorio che sta diventando davvero difficile.
