La Corte dei conti ha confermato, in appello, la condanna per danno erariale applicata in primo grado all’ex sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e all’allora Dirigente dell’Area economico finanziaria Gianluca Faraone. La vicenda risale al 29 dicembre del 2009, quando la giunta del comune del Tridente, su proposta del Sindaco, approvò la nomina del Dirigente Faraone a Direttore generale del Comune. Il primo gennaio entrava in vigore la legge Finanziaria che, grazie ai tagli imposti alle pubbliche amministrazioni, vietava ai comuni con meno di 100mila abitanti di avere un Direttore generale. Sulla nomina, sul filo di lana (il contratto venne poi approvato il 25 gennaio) la procura di Velletri apri un inchiesta e venne portata avanti un’indagine della Guardia di Finanza le cui risultanze sono quindi state valutate anche dalla magistratura contabile. L’indagine riguardò l’intera giunta ma, due anni fa, solo Chiavetta e Faraone furono condannati a risarcire la somma di 47.319 euro a testa. Entrambi hanno fatto ricorso in appello ma i giudici contabili hanno confermato le condanne, i due dovranno risarcire la somma complessiva di 104,225 euro. “Dispiace – ha commentato l’ex sindaco Alessio Chiavetta – che queste notizie vengano comunicate prima alla stampa che ai diretti interessati. Ora – ha poi aggiunto – non saranno forniti i dettagli anche a noi, valuteremo il da farsi”. Il ricorso sembra tuttavia inevitabile.