Dopo pochi giorni dall’invio di una sacca di sangue placentare, donata ad Anzio e inviata in Alabama, negli Stati uniti d’America, per salvare una bambina, una nuova sacca di quelle raccolte nei Centri della Asl Roma H (Anzio, Velletri, Genzano e Marino) salva una paziente in Francia. Anche in questo caso, la persona interessata aveva esaurito tutte le opzioni terapeutiche ed il trapianto di cellule staminali compatibili rimaneva l’ultima speranza di sopravvivenza. “Ecco, oggi con questo risultato tra le mani proviamo una forte emozione, ed è con questo sentimento che sarebbe bello stringerci tutti insieme in un simbolico abbraccio”. E’ l’entusiastico commento della dottoressa Anna Tamburini e del dottor Italo De Meis, rispettivamente Medico Responsabile della Banca del Sangue Placentare e Direttore Uoc di Medicina Trasfusionale. Grandissima la soddisfazione, per questo nuovo successo, da parte del Direttore Generale della Asl Roma h Fabrizio d’Alba che, congiuntamente, ringraziano per l’impegno e per l’abnegazione dimostrata da tutto il personale impegnato in questo ambito, a partire dal Direttore del Coordinamento Aziendale dei Trapianti, Fabio Ambrosini, fino a tutti gli operatori impegnati nelle diverse mansioni: medici, ostetriche, infermieri, autisti e collaboratori. E’ doveroso ricordare che anche in questo caso, come in tutti gli altri, hanno dato il loro entusiastico contributo di collaborazione i Reparti di Ostetricia e Pediatria. Un grande ringraziamento va, infine, a tutte le mamme che rendono possibili tali donazioni. Non si può non restare colpiti dal fatto che un gesto gratuito e indolore, compiuto oggi da chi dona il sangue placentare può, anche dopo anni di attesa, aiutare una persona a guarire da malattie spesso debilitanti se non mortali, in qualunque posto del mondo.