Fare delle generazioni future una popolazione sana o che almeno non debba i suoi malanni a scorretti modi di alimentarsi e di concepire l’attività motoria: è questo l’obiettivo del progetto, “Salute e Movimento”, sviluppato dai medici Marina Aimati, specializzata in scienze dell’alimentazione, e Claudio Farinelli, pediatra, entrambi rappresentanti sul territorio di Anzio e Nettuno della “Fondazione Italiana per la lotta all’obesità infantile”, oggetto di un incontro nella giornata di oggi, presso la scuola elementare San Giovanni a Nettuno.
Il progetto consta di due fasi. Nella prima i medici hanno visitato, con il consenso dei genitori e dirigenti scolastici, i bambini presso le scuole elementari. Nella seconda fase hanno incontrato i genitori e, prima di consegnare loro la documentazione relativa ai rispettivi figli, hanno illustrato il significato del progetto soffermandosi sui rischi di uno stile di vita scorretto, sia alimentare che motorio, fin dall’età infantile.
Nell’incontro di oggi, oltre a condividere dati e cifre, Aimati e Farinelli hanno dato consigli di come impostare una alimentazione corretta e quale debba essere l’attività motoria dei bambini. Un bambino obeso a sei anni – lo ricordiamo – ha il 50% delle possibilità di esserlo anche da adulto e, sul nostro territorio, su 1368 bambini visitati ben 500 sono risultati obesi.