Il futuro urbanistico di Nettuno stoppato da Acqualatina. In Consiglio comunale si è discussa l’adozione della valutazione ambientale strategica della variante speciale per il recupero dei nuclei abusivi e per la riqualificazione del territorio. Dalla relazione dell’architetto Luca De Vincenti è emerso infatti come tutto il lavoro svolto sin ora per il recupero di 13 nuclei abusivi si sia dovuto scontrare con l’atteggiamento poco collaborativo di Acqualatina.
“La Regione – spiega De Vincenti – ha sottolineato la criticità sulla tutela delle acque. Il comune di Nettuno si è dotato di tutta l’infrastruttura della rete fognaria, il problema resta l’impianto di depurazione. Non c’è stata risposta da Acqualatina sull’efficacia del depuratore presente per cui la Spa non ha fornito i dati necessari e per questo non abbiamo potuto rispondere ai quesiti relativi posti dalla Regione”.
Un punto questo che ha visto il parere concorde di maggioranza e opposizione. “Sono favorevole – ha detto Lorenza Alessandrini – all’evoluzione urbanistica basta che si esca dall’immobilismo di questi anni. Sono fermamente convinta che l’architetto De Vincenti farà un ottimo lavoro. Ringrazio di non aver fatto di questo tema un vessillo politico perché è fondamentale per il futuro della città”. Il presidente della commissione urbanistica Laura Pizzotti ha poposto un tavolo tecnico per affrontare il “mostro” Acqualatina”.
“Non mi sorprende l’assenza di Acqualatina – ha detto la consigliera Pizzotti – è il suo modus operandi quando Spa viene messa di fronte alle sue responsabilità. La Spa deve essere convocata, dobbiamo avere questi dati a tutti i costi. Rischiamo che per questo venga bloccato tutto il nostro lavoro. Faremo tutto ciò che è possibile”.
La pubblicazione di questo rapporto ambientale consentirà ai cittadini di presentare delle osservazioni entro 60 giorni e entro 90 giorni la regione adotterà un provvedimento finale. La parte urbanistica della vicenda è stata già espletata nel 2012 quando sono stati adottati i piani di recupero e l’adozione della Vas rappresenta una passaggio tecnico obbligatorio intermedio.
In gioco c’è lo sviluppo urbanistico della Nettuno di domani attraverso il recupero di 13 nuclei abusivo che porterò al completamento della viabilità nell’ottica di “Una coerenza urbana attraverso una maglia infrastrutturale – spiega l’architetto De Vincenti – il Piano territoriale generale di regolamento imponeva il completamento dei nuclei abusivi. Questa variante per il recupero di questi nuclei è coerente con la pianificazione regionale. Sarà prevista anche la costruzione di scuole di primo livello e un altro fattore a cui ci si è attenuti è quello di corredare tutto con dei corridoi verdi. Tre le azioni che si andranno a concretizzare. La prima è la riqualificazione all’interno dei nuclei abusivi con il completamento dei lotti; la seconda sarà la ricerca delle dotazioni di servizi aggiuntivi anche per le fasce urbane limitrofe; e la terza sarà la creazione di una maglia infrastrutturale all’interno dei nuclei utilizzando lotti ancora liberi in modo di avere una circolazone completa e realizzare la famosa dorsale dotata da pista ciclabile e vaiale alberato che possa divenire una sorta di boulevard urbano”.
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