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Scuola Acqua del Turco, il Dirigente scolastico replica ai genitori

Arriva dal Dirigente scolastico Anna Maria Corso del II Istituto Comprensivo di Anzio

La scuola di Acqua del Turco ad Anzio Colonia

Arriva dal Dirigente scolastico Anna Maria Corso del II Istituto Comprensivo di Anzio una replica all’articolo legato al plesso di Acqua del Turco. 

“In riferimento alle notizie diffuse dal Vostro giornale in data 20 settembre con l’articolo ”Bimbi delle elementari confinati all’asilo ad Acqua del turco”, si comunica che esse non sono esatte. Presso tutti i cancelli di ingresso e di uscita delle scuole viene assicurato un servizio di vigilanza a cura dei collaboratori scolastici preposti; del tutto infondata è la notizia che gli alunni della classe IC siano privi di tale servizio o addirittura escano per strada per andare in palestra.

Il 2^ Istituto di Anzio è un Istituto Comprensivo che accoglie le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1^ grado con la finalità prioritaria di garantire un percorso di continuità agli alunni che accedono a tre anni e frequentano il primo ciclo di istruzione: quindi non esiste alcuna incompatibilità o disagio ma una ulteriore possibilità di attuare quel processo di continuità educativo-didattica tanto auspicata.

Piuttosto la scrivente si rammarica che alcuni genitori abbiano preferito usare il canale giornalistico invece che esprimere le proprie perplessità in modo diretto ed usuale, ravvisando in ciò più un desiderio di esposizione mediatica che una reale necessità per il vero bene dei bambini.

Nel rendersi disponibile ad incontrare tali genitori per ulteriori chiarimenti, la scrivente li invita ad essere più sereni e fiduciosi, con la consapevolezza che il bisogno formativo prioritario dei nostri alunni è vivere in un contesto di collaborazione autentica tra agenzie educative e istituzioni”.

Ringraziamo la Dirigente per le precisazioni su quanto scritto, ricordiamo che le informazioni pubblicate nell’articolo sono l’espressione di timori e disagi reali espressi dalle famiglie dei bimbi iscritti a scuola che confermano di non apprezzare la soluzione adottata per i propri figli.