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Guerra e veleni con i commercianti, la ProLoco di Anzio annulla due eventi

Dopo le polemiche con i commercianti la ProLoco di Anzio ha deciso di annullare due manifestazioni: Padellone e Brindiamoa d Anzio

A seguito delle aspre polemiche innescate da una intervista di Giorgio Buccolini, storico commerciante di Anzio, rilasciata al nostro quotidiano online, e dopo la risposta del presidente della Pro Loco Augusto Mammola a cui è seguito un esposto alla Finanza e un querela ai carabinieri sempre di Buccolini, la ProLoco neroniana ha deciso di annullare due eventi in programma ad Agosto. Si tratta del Padellone che era in programma dal 17 al 20 Agosto al Molo Innocenziano.

“Tale decisione – spiegano in una nota dalla ProLoco – sofferta, si è resa necessaria in quanto la Pro Loco “Città di Anzio” non vuole essere la causa del dissesto economico – finanziario dei Commercianti del settore enogastronomico (alimentari, supermercati, ristoranti, pizzerie, friggitorie ecc.) del centro storico”.

Il secondo, invece, è l’evento “Brindiamo ad Anzio” che si sarebbe svolto dal 10 al 13 agosto presso la pinetina di via Roma.

“Ribadiamo – fanno sapere dalla ProLoco – e confermiamo che l’EVENTO non sarebbe stata una sagra mangereccia, ma la ricostruzione dell’antico Borgo Marinaro Anziate con pannelli scenografici alti                   mt. 3,20 X 2,40 (per una lunghezza di 16 metri), che avrebbero raffigurato la storia della nostra Città (Nerone, il Colosseo, Sbarco Alleato, la Villa di Nerone con il Faro, Angelita, Innocenzo XII) e altre scenografie in progettazione tra cui il Faro di Anzio, alto mt. 7, che avrebbe rappresentato il “guardiano” del Porto di Anzio (foto in allegato). All’interno della pineta, sugli alberi, sarebbero state posizionate vele, reti marinare, giochi di luce ed altro materiale d’arredamento (timoni, salvagenti, corde, ancore, barche, canne da pesca, pattino, boe ed altro…) per ricreare una particolare atmosfera del Borgo Marinaro Anziate ed esaltare la suggestione del luogo.
Inoltre, ci sarebbero stati spazi dedicati alla cultura con presentazioni di libri, poesie, proiezioni, declamazione di versi in italiano e dialettali, stornelli, musica popolare romanesca e spazi di divertimento per i più piccoli, che avrebbero potuto solo attirare visitatori alla ricerca di qualcosa in più. Il costo di tale manifestazione, che era notevole, comprendeva: acquisto gazebo; realizzazione scenografia nuova; elettricista per linee elettriche, fari per illuminazione; camion con elevatore; camion e personale per trasporti; montaggio e smontaggio attrezzature; sorveglianza; momenti musicali; artisti; lavori in muratura per riparazione nell’area della piazzola centrale e altro. La sagra enogastronomica comprendeva solo 10 stand con piccole degustazioni (Sardine Pollastrini, Insalata di mare, Ostriche, Prosecco, I Maestri del Gusto, Sushi Art Day, Spezie, Tisane, Cocktail di frutta e Vini Cantina Bacco) il cui incasso avrebbe in parte coperto le spese”.