Un successo di partecipazione l’appuntamento di oggi piazza della Pace a Nettuno. L’evento “Slotmob /#207″ si è tenuto grazie al patrocinio e all’impegno del Comune di Nettuno e delle associazioni promotrici: Movimento dei focolari, Reti di Giustizia – il sociale contro le mafie, Azione Cattolica Italiana, Croce Rossa Italiana, C.N.G.E.I., AGESCI, Comunità di Sant’Egidio.
Lo Slotmob è un evento proposto da un gruppo di cittadini (folla- mob) contro il proliferare delle slot machine nelle città italiane. In tutta Italia si sono svolti finora /#207 Slotmob. L’evento avviene all’interno di quei bar che hanno scelto di non installare o di eliminare le slot machine dai propri locali.
La manifestazione di oggi ha avuto inizio a piazza della Pace dietro al comune con tutti coloro che hanno aderito al progetto. Sono intervenute due persone con degli interventi uno a carattere politico sociale, sul tema della legislazione sul gioco e uno a carattere sociale e psicologico. Ovviamente si è discusso della ludopatia e delle possibili soluzioni. Poi il gruppo si è spostato a piazza Colonna, al Bar il Gabbiano, che è un bar che non ha voluto installare alcuna macchinetta ed ha detto no al Gioco d’azzardo. Qui un giovane di Anzio ha raccontato la sua esperienza che lo ha portato a decidere di togliere tutte le slot dal suo bar a causa del vizio che ha colpito anche lui.
Ha quindi preso la parola Marco Montani capogruppo del Movimento 5 stelle in consiglio comunale a Nettuno che, anche a nome di Mauro Rizzo, in qualità di presidente della commissione servizi sociali. “L’Italia – ha detto – è al primo posto in Europa per il vizio del gioco d’azzardo e al terzo posto nel mondo dietro Usa e Cina, 16 milioni di italiani sono giocatori, chi più chi meno, nel 2016 90 miliardi sono stati spesi per il gioco mille e 400 euro procapite. Questo provoca, in alcuni casi, una vera e propria malattia che incide sulla salute e sulle famiglie e la politica a livello centrale fa davvero nulla o peggio, condona somme a chi invece guadagna sull’azzardo. A livello locale abbiamo già pronto un regolamento per disciplinare nuove aperture che dovranno rispondere a criteri più severi. Il regolamento sarà realtà tra poco e farà di Nettuno una città no slot”.
L’obiettivo non è stato quello di demonizzare chi ancora ha le slot machine nel locale, ma di promuovere un’economia diversa basata sulla socialità e sulla relazione e, nello stesso tempo, offrire un sostegno morale ed economico a quell’esercente, portando persone a far colazione/merenda/aperitivo nel suo bar, parlandone e dandogli visibilità.
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