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Commozione e gioia al Premio Fanciulla d’Anzio per gli alunni della IV A

Una mattinata intensa quella appena passata dagli studenti della IV A dell’Istituto Gianni Rodari di Anzio che hanno ottenuto il primo posto alle votazioni online per il Giffoni film Festival con il loro cortometraggio, L’Appello, dedicato al magistrato Giovanni Falcone e alle vittime della mafia. I bimbi hanno intonato a squarciagola l’Inno di Mameli,  poi è stato proiettato il video che ha lasciato tutti con gli occhi umidi. “Un premio importantissimo  quello che avete vinto – ha detto l’assessore alla Pubblica Istruzione della giunta Bruschini Laura Nolfi – tutta la città si è emozionata e vi è stata vicina per questo lavoro fantastico. Oggi qui – ha aggiunto – sono venuti anche i ragazzi di via Ambrosini del Circolo Anzio I che vi sono venuti a trovare per farvi i complimenti per questo enorme successo. Grazie alla Preside Maria Teresa D’Orso per il lavoro svolto, in modo davvero notevole”.

“Questo cortometraggio – ha spiegato la Preside D’Orso – è arrivato al culmine di un anno di percorso sulla legalità a cui i ragazzi hanno collaborato con la fondazione Falcone. La IV A ha ideato questa narrazione e grazie all’abile regia di Valerio Cicco, che ha avuto la capacità di cogliere la spontaneità dei nostri piccoli studenti, è venuto fuori questo risultato. Sono stati bravi perché quei concetti, di valori legalità, li conoscono davvero. La IV A è una classe particolare, magari non ci sono 9 e 10 in matematica e letteratura, ma hanno saputo creare un momento particolare ed hanno una grande capacità di collaborare e condividere”. 

“Voglio ringraziare l’amministrazione comunale di Anzio – ha poi voluto sottolineare la Preside D’Orso – che appena saputo del video si è attivata immediatamente per aiutarci in ogni modo. Grazie al Sindaco che ci ha considerato nelle cerimonie del 2 giugno sposando l’impegno della scuola e facendoci sentire tutta la vicinanza del Comune. Spesso in questi casi ci sono strumentalizzazioni ma qui non è stato così. Abbiamo sentito grande la vicinanza delle Istituzioni e ci fa molto piacere. Ringrazio per il voto e la vera partecipazione il Chris Cappell college, la professoressa Lombardi e la Fondazione Cappelluti. Ho pianto la prima volta che ho visto questo cortometraggio – ha concluso D’Orso – e ho pianto ogni volta che l’ho rivisto. Ci fa sentire il rammarico per quello che è accaduto, il dolore forte per la perdita, ma anche speranza di un futuro diverso e la poesia dei ragazzi”.

“Questi Eroi devono camminare sulle gambe dei nostri ragazzi – ha poi aggiunto la Nolfi citando il Presidente Mattarella – e tutti i ragazzi lo sanno che dobbiamo guardare e partecipare ad un mondo migliore”.

Infine ha preso la parola il Sindaco Luciano Bruschini, ancora con gli occhi umidi. “Sono di facile emozioni – ha esordito – dopo l’Inno che avete cantato e il video ho le lacrime agli occhi. Grazie a tutti, a Bruno Parente che ha seguito tutto questo iter e il premio, grazie ai voi ragazzi, non per essere arrivati primi, non è il premio che ricorderete, ma il percorso che vi ha portato a vincerlo.

Falcone e Borsellino erano grandi persone e oggi sono Eroi, si sono sacrificati per il rispetto delle leggi e delle regole. Spero che abbiate capito che una società che funziona, una società armoniosa deve partire dal rispetto dei genitori, della scuola, degli amici e anche dei nemici. Dal rispetto per chi si è sacrificato ma è chiaro che questo lo sapete perché siete arrivati primi ma tenetene a mente che questo è l’inizio di un percorso. Rispettate le regole, le leggi e le persone. Complimenti a tutti voi – ha concluso il Sindaco Bruschini – e sono felice e contento per questo risultato che parte dalla nostra città. Quando ero piccolo volevo sentire i discorsi mio padre, degli adulti. Ma mi cacciavano. Oggi dico che sono meglio i bambini, i grandi dicono un sacco di fesserie e non sono così gioiosi. Sulla legalità il nostro Comune è sempre pronto a dare il suo contributo, ci teniamo che ognuno di voi sappia chi erano Falcone e Borsellino e perché sono stati uccisi. Magari uno di voi sarà Sindaco un giorno e anche grazie a queste figure sarà animato dal senso di giustizia. Resti in voi per sempre una memoria che vi aiuti a comportarvi sempre meglio”.