La Processione di Ritorno di Nostra Signora delle Grazie è il momento della fede per i Nettunesi, che accompagnano la Santa patrona nel suo viaggio di ritorno nella casa che si è scelta e in cui dimora tutto l’anno, lungo un percorso di benedizione della città e dei suoi cittadini che da secoli si ripete senza mai stancare. La Messa Solenne presso la Collegiata di San Giovanni è iniziata alle 19 e alle 20,30 circa tutto era pronto per iniziare il cammino di fede. A scortare Nostra Signora delle Grazie le Confraternite religiose, le scuole cattoliche, i rappresentanti dei quartieri, le Priore, gli Incollatori che si sono alternati lungo il percorso, il Sindaco Angelo Casto, tutta la giunta, molti consiglieri di opposizione, Candido De Angelis insieme a Claudio Dell’Uomo e le autorità militari del territorio dal Comandante dei Carabinieri Lorenzo Buschittari a quello della Finanza Massimiliano Lalli, il Comandante della Capitaneria di Porto di Anzio Alessandro Cingolani, il Comandante della Polizia locale Antonio Arancio, i vertici dell’Esercito Italiano e il Dirigente del Commissariato di polizia Adele Picariello. La messa è stata officiata da Monsignor Marcello Semeraro, Vescovo di Albano.
La Processione ha portato la statua di Nostra Signora delle Grazie prima a piazzale San Francesco, dove si è girata verso la chiesa e verso l’ospedale, per un saluto ai malati, poi ha percorso via Cattaneo, al termine della quale è stata accolta da petali di fiori lanciati dall’alto. quindi il percorso è andato avanti fino alla prima porta del Borgo, dove da sempre si ferma e si gira verso l’ingresso del cuore di Nettuno. Qui ad attendere la Madonna fuochi d’artificio e coriandoli. In pochi sanno che Nostra Signora delle Grazie, quando la città era più piccola, proprio da quella Porta entrava durante la processione, per raggiungere la Collegiata di San Giovanni. Girare la Madonna verso la Porta equivale alla benedizione della Patrona alla sua città. Quindi ancora avanti, con sosta all’Istituto Filippini e, infine, il rientro a casa, di spalle al Santuario e con il volto rivolto ai fedeli, tantissimi, che l’hanno accompagnata. Durante la preghiera più di qualcuno ha sostenuto gli Incollatori, dando una mano a sostenere la Madonna sulle spalle per qualche minuto, tra questi anche una ragazza e il Sindaco Angelo Casto.
Sul Sagrato la preghiera del Vescovo, nel giorno della festa della mamma, che ha voluto sottolineare il ruolo e il significato della genitorialità. “Abbiamo una Madre – ha esordito Monsignor Semeraro guardando la Santa Patrona di Nettuno – voglio ricordare le parole del Papa oggi, nel giorno della festa della mamma, per dire che essere genitori è infinitamente di più che mettere al mondo dei figli. Vuol dire prendersi il tempo di educarli ai valori cristiani, ai doveri, al rispetto del prossimo, alla socialità. Oggi una pubblicità con la canzone son tutte belle le mamme del mondo mostrava mamma oca, pulcini, scimmie e galline, ma solo gli uomini possono insegnare ai figli a crescere ed evolversi, un compiti a cui non ci si può sottrarre. In Nostra Signora delle Grazie – ha concluso – abbiamo una Madreper questa città”. Dopo la preghiera è stato l’urlo dei fedeli ad accompagnare negli ultimi metri del suo percorso Nostra Signora delle Grazie. “W Maria” è stato il grido che ha risuonato per il piazzale, infine i fuochi d’artificio in spiaggia per chiudere una settimana di fede e preghiere. Fino al prossimo anno.
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