Non c’è documento fasullo che tenga, polemica o maltempo. La festa della Madonna a Nettuno è più forte di ogni insidia, bassezza, meschinità. E’ la festa della fede, dei nettunesi, la festa di Maria che come sempre riesce nel miracolo di non far piovere, anche se il tempo non è dei migliori, riesce nel incantare di incantare i fedeli, di commuovere tutti coloro che a Lei affidano speranza e preghiere. In un momento storico difficile, a Nettuno, la Processione è stata sobria e sentita. Nostra Signora delle Grazie è uscita dal Santuario attesa da migliaia di fedeli.
Ancora una volta la tradizione si è rinnovata e davvero nel lungo e colorato corteo che l’ha accompagnata fino al Borgo, nulla è mancato. Paggetti, Angioloni, Priore grandi e piccole, tutte bellissime, non sono mancate le Confraternite, i devoti, gli incollatori che senza colpo ferire hanno portato la Sacra effige fino alla Collegiata di San Giovanni, nel cuore della città. In prima fila, a scortarla, il Sindaco di Nettuno Angelo Casto, ancora una volta senza nessun delegato di Anzio ospite con la fascia, tutta la giunta comunale, dal Vicesindaco Daniele Mancini agli assessori Nanda Salvatori, Stefano Pompozzi, Giuseppe Aquino, Alessandra Bianchi, Guido Fiorillo, Simona Sanetti, tantissimi consiglieri, di maggioranza e opposizione, e le forze dell’ordine tutte, dal Comandante dei Carabinieri Lorenzo Buschittari al vice comandante della Guardia di Finanza, dal Comandante della Capitaneria di Porto Alessandro Cingolani al Comandante della Polizia locale Antonio Arancio, fino al Comandante della Caserma dell’Esercito di Anzio al Dirigente della Polizia di Stato Adele Picariello. Nostra Signora delle Grazie, appena fuori dal Santuario è stata accolta dal lancio di palloncini bianchi e azzurri e dall’esplosione di fuochi d’artificio. Poi l’intonazione dell’Ave Maria dal vivo, che ha incantato i presenti e strappato un lungo applauso. La prima sosta è stata fatta in prossimità dll’Istituto Filippini, poi di nuovo al Borgo, dove dalla prima torre sono stati esplosi, come da tradizione, fuochi d’artificio e lanciati coriandoli e fiori. Coriandoli anche alla seconda porta del Borgo, ma dal lato opposto, lanciati dal palazzo a ridosso di via Santa Maria. E ancora tappa a via Cattaneo, davanti la Chiesta di San Francesco, fino all’ingresso solenne nella collegiata di San Giovanni.
A supervisionare sulla sicurezza del Corteo, organizzato nei minimi dettali, la Polizia locale di Nettuno, impegnatissima anche a contrastare il fenomeno del commercio abusivo. Ora inizia la settimana di festa e preghiere e c’è davvero tanto da chiedere a Nostra Signora delle Grazie, pace, integrazione, buon senso, vivere civile, collaborazione. Tante le cose di cui si ha bisogno nel mondo, tante anche a Nettuno. Senso civico, buona educazione valori, molti dei quali persi. C’è tanto da pregare e si deve davvero sperare nello sguardo benevolo di Nostra Signora delle Grazie, che da tanto tempo veglia sulla città e sui suoi cittadini che non smettono di pregare con Lei e per Lei. E all’arrivo alla Collegiata immancabile il grido dei fedeli “Evviva Maria”.