Attualità

Benvenuta estate, inquinamento divieti e la rabbia dei Balneari

Si sono tenute in questi giorni una serie di riunioni dei Balneari di Nettuno, in cui emerge una rabbia palpabile per la situazione che si vive in questo momento a causa del grave inquinamento certificato dall’Arpa Lazio e da una serie di ordinanze di divieto di balneazione emesse dal Sindaco e dal Dirigente del Comune di Nettuno. Nel mirino, in particolare, la situazione che si vive sul litorale di Cretarossa. I Balneari, secondo indiscrezioni (al momento sembra che nessuno voglia prendere una posizione ufficiale) sono esasperati dai problemi di caratteri ambientale che sono evidenti e rischiano di minare seriamente la prossima stagione – che si preannuncia nerissima – ma anche dalle richieste dell’Amministrazione comunale che, in un recente incontro, ha preannunciato rincari e spese in aumento. Tasse più pressanti (dalla Tari alla Tarsu) ma anche richiesta di servizi aggiuntivi sul litorale, compreso il controllo della balneabilità. Il costoso servizio dei bagnini, quindi, in un litorale in cui sembra facile che durante la prossima stagione verrà confermato il divieto di balneazione (puntualmente disatteso dai cittadini che affittano l’ombrellone e il bagno se lo fanno comunque contro ogni logica). Si chiede quindi un maggiore impegno ai gestori del litorale, investimenti compresi, a fronte di condizioni sempre più penalizzanti, per le presenze in calo costante, da un punto di vista ambientale ma anche per quello che riguarda la direttiva Bolkstain che prevede la riconsegna delle aree demaniali (con tutte le concessioni da riassegnare) nel giro di pochissimi anni. Gli incontri continueranno nei prossimi giorni per discutere possibili soluzioni e proposte dal presentare all’Amministrazione comunale di Nettuno, chiamata anche lei a fronteggiare una situazione pessima per quello che riguarda, in particolare, la situazione ambientale, che dopo anni di disattenzioni è invece al centro del dibattito.