Home Attualità Nettuno – Alessandra Loddo alla guida delle Priore nella Festa di Maggio

Nettuno – Alessandra Loddo alla guida delle Priore nella Festa di Maggio

E’ Alessandra Loddo la Capo Priora della prossima Festa di Maggio a Nettuno. Con gli occhi lucidi, un gran sorriso e tra tanti applausi, sono state 15 le giovani nettunesi che sono salite ieri sull’altare della parrocchia di San Giovanni nel cuore del Borgo medievale di Nettuno dopo essere state estratte come prossime priore per accompagnare la Madonna delle Grazie nella solenne processione di Maggio.

Le neo priore sono state estratte, davanti ad una folla di spettatori tra parenti, amici e fedeli e sotto l’attenta partecipazione di don Francesco Angelucci (si tratta per il Parrocco del nono anno di organizzazione della Festa più amata dai nettunesi) che ha mediato tutta la procedura mostrando la totale trasparenza delle scelte. Le vestipriore hanno aiutato il parroco con l’imbussolo e l’estrazione, affinché tutto fosse svolto in maniera corretta.

L’estrazione delle priore è stata organizzata, come ogni anno, con la divisione per gruppi. Del primo gruppo, per le ragazze di altezza da 1,55 cm a 1,60, sono state estratte Valentina Minchetti e Serena Pasqualucci che apriranno la sfilata il giorno della processione; a seguire le laterali da 1,61 cm a 1,70 cm sono: Irene Lilli, Ludovica Cicco, Maria Cristina Moscariello, Laura Ciraolo, Samanta Albanese, Martina Cicco, Sara Colalucci e Antonella Tesse; nel gruppo centrale sono state elette come assistenti Rossella Ciarfa e Mirella Bagialemani e come ultima estratta Alessandra Loddo che, come detto, si è accaparrata il posto tanto ambito da Capo priora. Un onore per Alessandra. Con lei il prossimo 18 marzo è previsto un altro appuntamento, quello dello scambio degli abiti. Si procede quindi a grandi passi verso l’organizzazione della prossima festa. “Sono riti antichissimi – ci ha spiegato don Francesco – che si ripetono all’infinito e che hanno sempre un grande pregio: quello di riuscire a portare in chiesa i giovani, di coinvolgerli e di farli pregare. Vedere tanto impegno è una cosa che fa bene al cuore”.

di Sara Passarella