Non è piaciuta all’Anpi la presenza dei comuni di Anzio e Nettuno rappresentati rispettivamente da Sebastiano Attoni e Rodolfo Turano, in occasione delle cerimonie per l’anniversario dello Sbarco, al Campo della Memoria di Nettuno.
“Proprio durante la settimana in cui si ricorda la Shoah e, ad Anzio e Nettuno anche l’operazione “Shingle” – dicono dall’associazione Nazionale Partigiani d’Italia – le istituzioni comunali di Anzio e Nettuno e alcuni reparti delle forze armate dello Stato, erano ufficialmente presenti alla commemorazione dei militi repubblichini della Decima Mas. É una vergogna vedere che le fasce tricolori e i gonfaloni dei Comuni vadano ad omagggiare gli strenui difensori del nazifascismo in occasione delle ricorrenze dello sbarco alleato e della Giornata della Memoria. É un chiaro segno di sfida ai valori antifascisti della Repubblica Italiana – proseguono dall’anpi -L’associazione nazionale dei partigiani chiede che questo atto non passi sotto silenzio, che se ne accertino e perseguano le responsabilità a tutti i livelli e che siano prese concrete misure perché tali atti non abbiano a ripetersi in futuro. Il persistere in tutta Europa di movimenti politici ispirati alla passata dittatura nazifascista non permette da parte delle istituzioni nessuna lassitudine riguardo ad episodi e momenti che vedono ricorrenze nostalgiche evocare quel buio periodo. E’ inaccettabile che i rappresentanti locali della Repubblica Italiana usino, specialmente in ricorrenze legate alla liberazione e alla memoria delle vittime della guerra scatenata dalle politiche fasciste, i simboli delle istituzioni per compiere di fatto un equiparazione tra chi è caduto per la libertà e chi invece si e’ battuto per difendere regimi autoritari come la RSI e il Terzo Reich. Tra coloro che hanno subito deportazioni, arresti, carcere, campi di concentramento e coloro che invece erano i carnefici in questione. Tra le vittime del peggior genocidio che la storia ricordi e chi ha sostenuto i regimi dello sterminio di milioni di persone. Anzio e Nettuno – concludono – entrambe città decorate di medaglia d’oro al merito civile per le sofferenze subite dalla popolazione durante la guerra, meritano rispetto e attenzione delle istituzioni che le rappresentano e la loro memoria storica deve essere onorata e non calpestata”.