E’ uno sfogo amaro quello delle sei dipendenti della società che offre il servizio di pulizia nel palazzo del Comune di Nettuno, ma solo fino a venerdì… forse. Infatti le sei operatrici, che sotto diverse società (ogni azienda che si è aggiudicata il bando le ha assorbite) lavorano negli uffici di piazza Cesare Battisti da circa vent’anni (la più anziana da 25 anni, un’altra da 21, una da 18 le altre da 15 anni) al momento non hanno avuto alcuna comunicazione ufficiale dall’azienda per cui lavorano mentre il dirigente di settore ha comunicato loro lo scorso venerdì che si sarebbe interrotto il rapporto di lavoro. “Ci hanno trattato senza alcuna considerazione – racconta una di loro – nessuno comunica con noi e rischiamo di ritrovarci senza lavoro con un preavviso brevissimo. Non era mai successa una cosa simile, tutti hanno sempre pensato di salvaguardare i posti di lavoro”. Della vicenda occupazionale al momento si sta occupando la Cgil, che ha chiesto un confronto con l’Amministrazione comunale per discutere appunto della vicenda. Le sei donne, è importante sottolinearlo, guadagno somme che vanno dai 300 ai 600 euro, non si tratta certo di stipendioni, ma sono somme importanti per mantenere l’equilibrio economico in famiglia. “Ci sarebbe piaciuto – racconta un altra – e lo abbiamo chiesto sempre negli ultimi anni, essere assunte nella Poseidon per poter avere una garanzia di continuità lavorativa. Per evitare quello che sta accadendo ora, che dopo vent’anni di lavoro anche duro, con sempre meno ore e a pochi soldi, arrivasse un benservito senza alcuna considerazione per quanto fatto in precedenza”. Se le sei donne non dovessero ricevere comunicazione ufficiale dalla ditta, dell’interruzione lavorativa, il 2 gennaio torneranno in ufficio al Comune, in attesa degli eventi, nella speranza che una soluzione si trovi e che le feste portino consiglio. Il lavoro svolto fino ad ora dalle sei operatrici, per conto della Angel Service, passerà alla Poseidon, società interamente partecipata dal Comune, con un risparmio notevole per l’ente. Lo stesso vale per il servizio di guardiania all’ingresso, affidato fino a ieri alla Npm e che verrà infine gestito direttamente.