“Made in Scampia – spiegano gli organizzatori – è un marchio che mette insieme decine di realtà del territorio di Scampia e della Campania. Associazioni, case editrici, artigiani, birrifici, ristornati, compagnie teatrali, che si sono unite per restare nel territorio e provare a trasformarlo attraverso il lavoro giovanile, la produzione di qualità e il racconto di ciò che i media non dicono. Made in Scampia è un progetto di contrasto alla criminalità organizzata, il tentativo di ribadire che ciò che Scampia produce non è solo l’eroina, la cocaina e i morti ammazzati, ma anche imprese coraggiose composte da giovani che non emigrano. Made in Scampia è anche cooperazione tra imprese, scuole ed enti sportivi, che dialogano sul territorio per la creazione di corsi di formazione professionali dedicati ai ragazzi dell’area nord di Napoli. Made in Scampia è una scatola che gira l’Italia per raccontare l’altro volto di Scampia, una scatola piena di prodotti di qualità, che fonde cultura e cibo, una scatola popolare perché economicamente alla portata di tutti. Made in Scampia è turismo responsabile. Una piccola agenzia di viaggio dedicata alle scolaresche, con l’obiettivo di portare centinaia di giovani italiani nel quartiere per far controinformazione e per far loro apprezzare le bellezze artistiche ed enogastronomiche della città di Napoli. Made in Scampia è commercio equo. È un gruppo di acquisto solidale popolare. Un nuovo progetto di acquisto collettivo dedicato alle fasce deboli del quartiere. Il tentativo di avvicinare la popolazione al buon ed equo cibo. Made in Scampia è una card. Una tessera sconto, una prepagata, una carta punti, un mattone. Un mattone che ognuno di noi può aggiungere nella costruzione di un quartiere/mondo diverso. Made in Scampia è rivoluzione”.