Il Carabiniere in congedo Antonio Palumbo, da tempo operativo con il Nucleo operativo di Protezione civile dell’Associazione Carabinieri di Anzio e Nettuno, 50 anni fa (il 4 novembre del 1966), in occasione dell’Alluvione che colpì le città di Firenze e di Venezia, operativo nella zona di Padova, prese parte con coraggio alle operazioni di salvataggio della popolazione e venne premiato con un attestato di benemerenza da parte del Ministero della difesa ottenendo una “meritata calda lode delle Istituzioni militari che tanto degnamente ha rappresentato nell’adempimento del civico dovere”. “Ricordo quelle giornate – ha detto Antonio Palumbo – avevo prestato servizio vicino Padova con turno pomeridiano, quando la notte l’alluvione allagò tutta Firenze e le campagne del Veneto. In tanti abbiamo lavorato tutta la notte in una giornata tremenda per portare in salvo persone e cose”.
A cinquant’anni da quelle drammatiche giornate, di fronte al sisma che ha colpito l’Italia centrale nelle scorse ore, Antonio Palumbo sottolinea il valore assoluto della protezione civile e della solidarietà tra i cittadini chiamati ad affrontare degli eventi naturali devastanti. Un valore che si porta dentro ogni giorno con l’impegno costante dimostrato nella protezione civile del litorale e che, solo di recente ha visto Antonio e l’Associazione carabinieri in prima fila per la raccolta di generi alimentari da destinare ad Amatrice e ai terremotati e che continua in questi con volontari provenienti da tutta Italia e diretti a Norcia. Per non dimenticare che la gara umana di generosità e la dedizione possono portare alla rinascita della speranza anche nei momenti più bui.
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