Un grande successo ed una grande soddisfazione. Questo è quanto ottenuto dagli studenti e dagli insegnanti dell ITSSET e del CAT Emanuela Loi di Nettuno, protagonisti con la App “SpeedyBar” alla fiera internazionale dell’innovazione, il Maker Faire, organizzata a Roma.
L’importante esperienza formativa è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Mondo Digitale con cui l’Istituto collabora per la realizzazione di progetti di Alternanza Scuola – Lavoro.
“In molti – raccontano gli studenti Filippo Massarelli, Federico Proietti e Luca Caciagli della V SIA– si sono fermati allo stand di Mondo Digitale, una parte del quale era riservato alla nostra scuola per l’esposizione dell’app “Speedybar” che permette di risolvere il problema di far coesistere il poco tempo a disposizione per la ricreazione e le lunghe file che si creano al bar interno attraverso una prenotazione via smartphone. Non ci saremmo aspettati tutto quell’interesse. Magari la vendiamo ad altre scuole!”.
L’app è stata realizzata nello scorso anno scolastico per il progetto di Alternanza Scuola Lavoro della IV Sistemi informativi aziendali (oggi V SIA) e di un gruppo di studenti della III SIA, diventata IV quest’anno.
Un’attività coordinata dai docenti Elena Maria Brachetti e Stefano Cristofani, che hanno svolto l’attività di tutor per gli studenti anche alla Maker Faire e che sta proseguendo anche per l’anno scolastico 2016/17. Anche la Dirigente Scolastica, Antonella Mosca, si è recata alla Maker per sostenere l’impegno di studenti e docenti in un settore vitale per l’innovazione nella scuola italiana.“I ragazzi sono stati bravissimi – commenta Cecialia Stajano, responsabile della Fondazione Mondo Digitale – ho visto con quanta scioltezza hanno illustrato ai visitatori l’app e le sue potenzialità. Non è facile in un luogo come la Maker Faire dove passano migliaia di persone che chiedono, si interessano e si attendono risposte all’altezza della situazione”. Gli studenti della “Loi” hanno anche visitato gli stand di altre scuole nell’area Kids della Maker, verificando come tanti altri studenti italiani siano impegnati come loro nell’innovazione digitale.