Sono stati 1200 bambini da tutte le scuole primarie di Nettuno e tanta voglia di muoversi e divertirsi stamane al parco Palatucci di Nettuno dove è in corso la settima Festa dello Sport, organizzata in sinergia dal comune di Nettuno e dal Coni.
In mattinata c’è stata l’inaugurazione ufficiale della festa da parte delle autorità in causa. “Straordinaria soddisfazione da parte nostra per come sta andando l’organizzazione della festa” ci spiega il presidente della commissione al turismo Roberto Lucci. “Ci siamo appena insediati e vogliamo che questo sia solo un punto di partenza, siamo arrivati alla settima edizione ma tutti i nostri sforzi sono proiettati affinché venga riproposta per tante e tante edizioni. Lo sport e la cultura insieme sono il sale della crescita dei nostri bambini“.
Tra i big presenti durante tutta la festa ha presenziato anche Francesco D’Aniello, campione olimpico di tiro al piattello: “Al di là della mia presenza, è importante che i bambini capiscano il vero valore dello sport, che è formazione, scuola di vita e scoperta del proprio io. Per me è importante esserci per lasciare un segno. Mi piace questa festa perché ci sono varie discipline e i bambini possono davvero spaziare misurandosi con tanti sport diversi all’interno dei vari stand. Sport significa anche stare bene con sé stessi, dal punto di vista alimentare, motorio, formativo e psicologico. Per questo lo ritengo importante e da praticare quotidianamente, a tutte le età, ognuno a suo modo”.
Da parte del Coni il maggiore apporto è venuto sicuramente da parte di Mauro Simonetti, fiduciario locale, oltre che insegnante di educazione fisica: un doppio ruolo che gli ha dato un punto di vista più rotondo nel considerare le problematiche legate allo sport giovanile e alla sua reale diffusione. “La nostra presenza qui in quanto rappresentanti del Comitato Olimpico dà sicuramente un marchio di garanzia, sicurezza e qualità. Stamattina sono arrivati 1200 bambini da tutte le primarie di Nettuno, meglio di quanto ci aspettavamo. Di sicuro è necessaria una forte connessione tra le istituzioni scolastiche del territorio e le società sportive. Il Coni sta portando avanti diversi progetti da anni, con successo, in tutta Italia e la Festa dello Sport è uno di questi. Il motore trainante, lo ripetiamo, sono le istituzioni scolastiche, senza il cui appoggio e atteggiamento proattivo nei confronti dello sport nulla sarebbe possibile. Nel pomeriggio di venerdì e nella giornata di sabato la festa diventerà aperta a tutti nella maniera più interattiva possibile: chi verrà potrà provare le tantissime discipline sportive presenti. Sono 26 diverse, tra cui ad esempio le arti marziali, karate, calcio, taekwondo, ciclismo, pesca sportiva, attività subacquee, tennis. Insomma, un mix del panorama abbastanza completo e diversificato”.
“La festa dello sport per me è un momento particolarissimo – ci confessa invece il sindaco Angelo Casto – dove il cittadino esprime davvero sé stesso. Tutti i cittadini, sia quelli che fanno sport in forma agonistica sia gli amotori. Amo vedere lo sport come gioco, nel senso alto del termine, e penso che sia un momento importante della vita di ogni persona, a qualunque età. Manifestazioni come queste ci dànno un senso di collettività e comunità che dobbiamo assolutamente recuperare. Da ex praticante di judo, posso confermare in prima persona come, almeno per me, lo sport sia un modo per ritrovare sé stessi e per superare i propri limiti. Infine non posso che complimentarmi coi miei collaboratori per la buona riuscita della macchina organizzativa, che però non avrebbe potuto funzionare senza l’aiuto attivo della cittadinanza”.
L’assessore al Turismo e allo Sport Simona Sanetti invece ci ha spiegato il suo “duplice coinvolgimento nella festa, sia come assessore che come madre. È bellissimo vedere il modo in cui sono partecipi le scuole, sia gli alunni che gli insegnanti, tutti coautori della buona riuscita della festa. Ma la cosa che mi fa più felice è il graduale recupero alla cittadinanza del parco Palatucci, che torna a rivivere. La sfida sarà anche mantenere la sua fruibilità nel tempo, e davvero per tutti”.
(di Daniele Mancin)