“Il parcheggio in terra battuta e brecciolino viene spianato un paio di volte l’anno, ma si riduce in condizioni pietose pochi giorni dopo gli interventi del comune, data la grande e frequente affluenza di autovetture – si legge nella lettera inviata via PEC al comune di Anzio – Ed è intollerabile pensare che bambini e madri con i passeggini debbano guadare questo acquitrinio che è utilizzato anche come discarica e come piazzola notturna da coppiette che non mancano di gettare preservativi e addirittura test di gravidanza in terra. Le strade di accesso al plesso mancano di marciapiedi e di delimitazioni di sicurezza per il passaggio pedonale dei bambini e tutta l’area è priva di contenitori getta carte e ricoperta di rifiuti. Siamo abituati negli ultimi tempi a convivere con il degrado stradale, urbano, delle aree verdi e con l’abbandono dei rifiuti su tutto il territorio comunale. Ma almeno per quanto riguarda il vivere quotidiano di centinaia di studenti pretendiamo una quotidianità dignitosa e non da scenari apocalittici. Chiediamo con forza: un intervento urgente di riqualificazione dell’area circostante al Plesso Collodi, la messa in sicurezza delle strade e la loro pulizia, di asfaltare il parcheggio e segnare i posti per evitare la sosta disordinata e selvaggia, di provvedere alla sua illuminazione notturna per scoraggiare avventori e scarico di rifiuti abusivo, Infine di dotare le strade limitrofe, il cortile interno della scuola e il parcheggio di cestini per i rifiuti, magari differenziati, così che i nostri figli possano mettere in pratica il rispetto per l’ambiente ed il decoro urbano di cui apprendono nozione a scuola, salvo ritrovarsi poi, una volta varcata l’uscita nel degrado più totale e indegno”.