Sono stati due giorni di intenso impegno e solidarietà per i territori di Anzio e Nettuno, che si sono mobilitati con un vigore senza precedenti per dare sollievo alle popolazioni colpite dal sisma. I cittadini, tantissimi, hanno fatto la fila per portare pasta, pomodori, acqua, coperte, giochi per bambini e tutto quello che poteva essere utile a chi ha perso la casa, la famiglia, gli amici. Genitori con i figli piccoli si sono presentati buste alla mano, hanno chiesto cosa servisse, cosa c’era già, cosa mancava. Sono passati, ripassati, chi aveva tempo si è fermato a dare una mano ad impacchettare e dividere tutto. Giovani e giovanissimi hanno dato una mano alla protezione civile, in alcuni casi meno giovani, per sistemare la meglio gli atti di generosità estrema di molti.
In tanti punti delle nostre due città si sono vissuti dei momenti intensi e difficili da dimenticare. Nella sala consiliare del Comune di Nettuno chi per un giorno intero, chi per poche ore, ognuno ha voluto contribuire come poteva (comprando un pennarello e il nastro adesivo, offrendo un panino, mettendo a disposizione un tavolo o una sedia), soprattutto con la passione e la voglia di dare una mano e riscoprirsi comunità. Ed è così che in poche ore la Protezione civile, sotto la supervisione della Polizia locale, è riuscita a riempire ben tre camion di viveri (altre derrate sono state raccolte oggi e la generosità dei cittadini non si ferma) che ieri mattina alle 10 sono partiti in direzione di Amatrice. La delegazione ha raggiunto prima il centro di smistamento di Rieti, poi la città di Accumoli per ché Amatrice non era raggiungibile visto il crollo del ponte di accesso al Paese. Li la Polizia locale (che al ritorno ha anche bucato sul raccordo) ha trovato tanti volontari di Nettuno in azione per alleviare i disagi delle popolazioni colpite dal sisma, a testimonianza del cuore grande del litorale. Una menzione particolare, a testimonianza del fatto che integrazione non è una parola impossibile va a due cittadini stranieri: il primo si è presentato in Comune con la sua bicicletta e una pacco di cibo.
Una persona che evidentemente aveva pochissimo denaro da “regalare” ma che ha portato quello che poteva e per farlo si è fatto dei chilometri perdendo tempo ed energia, colpito anche lui dalla tragedia del sisma. La seconda menzione va ai titolari cinesi del negozio Casabella, che sono arrivati in Comune con un carico enorme (un bancale di due metri) di merce nuova di zecca e utilissima. Piatti e stoviglie di carta, vestiario, biancheria intima, giocattoli per i bambini, detersivi di ogni genere. Un carico davvero prezioso, l’annuncio che ne sarebbe seguito un altro e la fornitura del materiale per l’imballaggio gratuita per tutto il tempo che serve.