Sono stati curati in ogni dettagli i lavori di abbattimento dello Splash down ad Anzio, per evitare ogni possibile ricaduta o impatto di carattere ambientale. Giorni prima dell’avvio dei lavori, infatti, sono stati posizionati in mare, dal lato del molo, dei blocchi di cemento per allontanare le acque del mare, e creare una sorta di vasca proprio sotto la struttura, in cui è stata posizionata della sabbia aggiuntiva che sarà rimossa insieme alle macerie della struttura ormai quasi del tutto abbattuta. In questo modo l’acqua marina non entrerà mai a contatto con la polvere di cemento né con i residui in ferro del palazzo, la maggior parte dei quali saranno riciclati. Nelle ore successive all’avvio dei lavori, si era sparso il dubbio, tra alcuni cittadini, che nella struttura ci fossero delle parti in amianto, le cui polveri potevano finire in acque o nell’aria. Ad escludere categoricamente la presenza di amianto, Antonio Bufalari, esponente del consiglio d’amministrazione in rappresentanza del socio privato. nella giornata di ieri, hanno supervisionato i lavori, sia il socio privato, Renato Marconi, sia il Presidente della Capo d’Anzio Alessio Ciro Mauro che sono rimasti sul posto fino a sera. La demolizione dovrebbe essere completata in meno di tre giorni, mentre la bonifica completa dl sito con la rimozione delle macerie, in meno di una settimana. La Capo d’Anzio ha valutato 5 preventivi prima di procedere all’assegnazione dei lavori, valutati sia secondo il criterio dell’economicità che delle accortezze di carattere ambientale. La prossima settimana il litorale di Anzio avrà un nuovo volto.