Un lavoro molto importante quello svolto dai volontari della Comunità di Sant’Egidio nella zona di Anzio e Nettuno. Dare ospitalità a chi non ha un posto dove dormire, dare ascolto ad una persona in difficoltà o aiutare coloro che non riescono, per tanti motivi, a mettere insieme un pasto sufficiente a sostentarsi.
Queste sono solo alcune delle opere di bene portate avanti dai volontari della Comunità, che però necessitano di sempre maggiore aiuto. I bisognosi, raccontano i volontari, sono sempre in aumento, complici la disoccupazione crescente e la congiuntura economica. Contrariamente a quanto alcuni potrebbero pensare, gli italiani ad essere costretti a richiedere il loro aiuto sono sempre di più.
Da parte dei volontari, quindi, viene un appello alla cittadinanza, alle amministrazioni e alle imprese della zona a dare il loro contributo in un momento di bisogno, soprattutto quando si vanno a dare delle risposte che gli enti pubblici dovrebbero fornire in prima battuta. Il centro della Comunità sito ad Anzio in via dell’oratorio di Santa Rita è già al massimo delle sue potenzialità in quanto a posti letto e molti purtroppo rimangono esclusi. “Molti sono gli spazi non utilizzati e lasciati nella decadenza più totale – ci spiega Wanda Catalano, la responsabile – Luoghi come l’ex commissariato di Anzio o la ex casa di riposo Tosi a Nettuno, potrebbero essere utilizzati, anche temporaneamente, per dare ospitalità ai senza tetto. E poi, auspicherei maggiore collaborazione dalle grandi catene di distribuzione, che sono davvero restìe a concederci i prodotti a breve scadenza, e piuttosto li buttano per non meglio precisate politiche aziendali. Invito tutti a riflettere, e a donare ognuno quello che può”.
(di Daniele Mancin)