Una cerimonia commossa e sentita quella di ieri per il Santo Patrono di Anzio e una processione partecipata e piena di gioia quella seguita prima via terra e poi al mare. Un caldo afoso ha accompagnato tutta la giornata di sabato. Alle 19 tutti in chiesa per la messa solenne celebrata da Monsignor Oscar Rizzato, insieme a Padre Francesco Trani. Tra il pubblico il Sindaco Luciano Bruschini, di nuovo attivo dopo un lungo stop per motivi di salute (e che per questo ha lasciato la fascia al vicesindaco Zucchini dopo che Sant’Antonio è salito sul peschereccio Arcobaleno) e il neo Sindaco di Nettuno, Angelo Casto per la prima volta con la fascia in una cerimonia pubblica. Alle spalle dei Sindaci le autorità militari della zona e praticamente tutta la giunta Bruschini (magari per zittire le voci di crisi imminente) dagli assessori Laura Nolfi e Roberta Cafà, da Patrizio Placidi ad Alberto Alessandroni fino a Giorgio Bianchi. Presente con la fascia blu dell’Area metropolitana il consigliere Danilo Fontana, e tanti consiglieri comunali, da Cristoforo Tontini e Marco Maranesi.
Poco prima della cerimonia in città di respirava aria di grandi pulizie e sicurezza. La Polizia locale dispiegata in massa lungo il tracciato ha fatto rimuovere con il carroattrezzi almeno tre auto lasciate in divieto lungo il percorso. La pulizia è stata portata avanti fino all’ultimo minuto per evitare l’onta di discariche abusive a vista, le aiuole del centro erano particolarmente curate (nonostante le mamme incivili che hanno calpestato e fatto calpestare ai bambini i fiori). Poco dopo la Santa messa una brutta lite tra diverse persone (pare tutti familiari con problemi), in piazza Pia, ha fatto davvero spaventare i presenti. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine per calmare gli animi e riportare la situazione alla normalità per dare il via al Corteo. Quindi alle 21,15 la partenza. Un mare di fedeli ha preso ha seguito il Patrono al grido di “W Sant’Antonio”. Dopo il passivo sul retro della Chiesa si è attraversata piazza Garibaldi. In corteo oltre alla Banda musicale e le Confraternite anche dei figuranti in costume, gli scout e tanti bimbi. Quindi si è proceduto in direzione di via Fanciulla d’Anzio e si è scesi su via del Faro per proseguire sul Lungomare. Qui ad ogni stabilimento c’è stata un’esplosione di fuochi d’artificio davvero notevole. Quindi la sosta sotto la Fanciulla d’Anzio. Il parroco ha ringraziato tutti coloro che hanno offerto i fuochi “per il fragoroso spettacolo pirotecnico”. Quindi ha invitato tutti a concentrarsi su fede e preghiera sotto a un monumento simbolo della città per pregare per tutti i bambini in guerra e per i bambini di Anzio, per il loro presente e futuro che sia pieno di pace, gioia serenità. Una riflessione quella sull’infanzia che è tradizione della Processione del Santo Patrono. Quindi tutti in marcia verso il molo dove ad attendere il Santo, bardato a festa, c’era il peschereccio Arcobaleno, come sempre estratto a sorte per avere l’onore di portare la sacra effige nel bacino neroniano per la benedizione del mare. Ad attendere il Santo sulla banchina (e su tutto il percorso) migliaia di fedeli a terra ma anche centinaia di imbarcazioni in acque. A fare da apripista all’imbarcazione del Santo la motovedetta della Capitaneria di Porto (che aveva impegnato tutti i mezzi e un gommone per tenere a distanza le altre barche ed evitare contatti) e a presidiare lo specchio d’acqua anche le lance della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.
Inevitabili come ogni anno, le discussioni per salire sul peschereccio. Oltre ai familiari dei titolari dell’imbarcazione estratta sono saliti a bordo anche tutti i quasi i consiglieri comunali e a voler salire anche incollatori, familiari, esponenti della Confraternita. A fare da freno il personale della Capitaneria i cui nervi sono stati messi a dura prova dai cittadini. Sul molo a fare il servizio di controllo ordine e sicurezza anche il personale della Capo d’Anzio Spa. Fortunatamente tutto è filato liscio e, quando il Santo è tornato a terra, accolto anche qui da poderosi e molto apprezzati fuochi d’artificio, in pochi minuti è stata raggiunta la Chiesa dei Santi Pio e Antonio. La statua di Sant’Antonio è stata poggiata all’ingresso per permettere l’ultima benedizione alla città poi, sempre al grido di W Sant’Antonio, i fedeli sono potuti tornare a casa. Questa mattina, in onore dello spirito caritatevole del santo, è stato benedetto il pane. Nel pomeriggio la festa continua sul Molo con il Palio del mare a cui tutti sono invitati a partecipare.