Salire sull’imbarcazione selezionata per portare a largo la statua di Sant’Antonio ad Anzio è un privilegio per pochi ma un’ambizione per molti. L’imbarcazione, inevitabilmente ha posti limitati ma è un concetto che sembra sfuggire al senso della logica di chi comunque vuole essere presente dietro al santo. Negli anni passati più volte si sono registrate polemiche, discussioni se non litigi su chi dovesse e chi non dovesse salire a bordo (in particolare la classe politica è molto legata a questa tradizione) e solo nelle ultime edizioni, in cui la questione era regolata dall’ex Presidente della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino, le acque si erano calmate (non è facile discutere con D’Arpino). Quest’anno si ripresenterà il problema e i vertici della Capo d’Anzio, per evitare ogni possibile discussione, hanno chiesto la massima collaborazione al Sindaco e alla Segreteria per ottenere al più presto una lista con le persone autorizzate a salire bordo. Ora non resta che incrociare le dita.