Home Attualità Nettuno – Memorial Day, grazie a chi è morto per la Libertà

Nettuno – Memorial Day, grazie a chi è morto per la Libertà

Cerimonia commossa quella del Memorial day che si è celebrata questa mattina presso il Cimitero monumentale americano di Nettuno. Un tempo instabile non ha minimamente turbato i tanti che hanno voluto essere presenti a questa tradizionale ricorrenza americana, in cui si ricordano i caduti Usa di tutte le guerre. I soldati che hanno dato la vita per l’America e che, qui a Nettuno, diventa un momento di celebrazione comune, per la battaglia che è stata combattuta insieme per la Libertà in un periodo storico nero, di cui non si deve perdere memoria. Alla cerimonia hanno preso parte le Autorità Usa e Italiane. Per i Comuni di Nettuno e Anzio erano presenti il sub Commissario Roberto Leone e l’Assessore Alberto Alessandroni, è quindi stato inviato un delegato del Ministero della Difesa ed erano in prima fila i Comandanti dei corpi locali, dal Comandante dei carabinieri Tufano al primo dirigente del Commissariato Antongiulio Cassandra a Massimiliano Lalli alla guida delle Fiamme gialle, senza dimenticare i vertici locali e nazionali dell’Esercito. Per Gli Stati Uniti erano presenti l’Ambasciatore presso l’Agenzia delle nazioni unite David Lane, il Vice comandante della Sesta Flotta Daryl Caudle, a fare da padrone di casa il Direttore del Cimitero Americano Jason Blount, che domani lascerà Nettuno diretto ad un nuovo incarico presso la base di Pearl Harbor. Imponentissime le misure di sicurezza all’ingresso. Infine erano visibili tra gli ospiti anche delegazioni militari di diversi Stati, dal Canada alla Gran Bretagna, fino ai rappresentanti scozzesi, con la delegazione con il tradizionale kilt, davvero pittoresco, che non ha mancato di attirare l’attenzione. Oltre 20 gli uomini della sicurezza privata, inviati a Nettuno dall’Ambasciata Usa per controllare tutti gli avventori, in base alle innalzate norme di sicurezza per i siti a rischio. Tutti erano posizionati all’ingresso e dedicati al controllo dei cittadini. Ad occuparsi del perimetro del cimitero, gli uomini della Polizia di stato (rimosse due auto si via Diaz per garantire una maggiore sicurezza) ma anche i Carabinieri in motocicletta che hanno fatto la ronda per tutta la durata delle cerimonie. Come ha spiegato proprio il direttore Blunt, era monitorato anche lo spazio aereo, con la presenza di un C135 militare che ha sorvolato la cerimonia. All’interno presenti le delegazione di tutti i corpi di polizia e forze Armate italiani, la banda della marina, quella dell’esercito e dei carabinieri, le cui performance sono state apprezzatissimo. In grande spolvero anche gli esponenti della Marina militare americani, dai cadetti agli Ammiragli in divise bianche abbaglianti. Tutti hanno potuto ascoltare gli Inni Italiano e Americani intonati a cappella da Kimberly Heng Sergente Usa, mentre le bandiere a mezz’asta, in segno di lutto, venivano innalzate. In prima fila anche Antonio Taurelli, che insieme ai soldati Usa ha combattuto nell’ultima guerra. Quindi si è proceduto con i discorsi delle Autorità che, in inglese e in italiano, hanno ricordato l’eroico sacrificio dei soldati che hanno combattuto e vinto, lontani dal proprio Paese, per un comune ideale di libertà contro la tirannia e per imporre i valori di una democrazia che, oggi troppo spesso si dimentica, è l’unica per quanto imperfetta forma di governo, che si può opporre alla dittatura i cui mali ce li racconta la storia. Quindi è stato intonato il silenzio e sono state deposte le Corone sotto il monumento dei Fratelli in Armi.