Home Attualità Nettuno – Manifesti abusivi, accuse e minacce alla stampa

Nettuno – Manifesti abusivi, accuse e minacce alla stampa

“La Lista “Noi con il cuore Turano Sindaco” tiene a far presente che è stata tirata in ballo, per l’ennesima volta, sulla stampa locale, a scopo denigratorio senza giusta causa.
Nel titolo di un recente articolo del giornale “Il Clandestino” appare impropriamente il nome del nostro Candidato Sindaco Rodolfo Turano, in relazione ai manifesti abusivi.
Forse questo argomento può riguardare l’altro candidato, la quale faccia appare ormai da tempo impropriamente su tutte le plance del centro città, ma di certo non Rodolfo Turano e la nostra lista “Noi con il cuore Turano Sindaco”.
Noi infatti ci siamo premurati di affiggere manifesti soltanto in luoghi consentiti e specificamente su muri di proprietà private, dopo aver ottenuto regolare autorizzazione dai proprietari. Dunque, stanchi di sentirci accusare ingiustamente per fatti che non abbiamo commesso, e soprattutto, per assurdo, proprio da chi invece il fatto l’ha commesso, dato che l’editore del giornale in questione “Il Clandestino”, Daniele Requiz, nonché candidato sindaco alle primarie del Partito Democratico, e candidato al Consiglio Comunale a sostegno del Candidato del PD Giacomo Menghini, ha imbrattato con la sua immagine le pensiline del Cootral in pieno centro e gran parte delle plance comunali, non rispettando gli spazi assegnati alle altre liste. Si spera che questa campagna denigratoria nei nostri confronti possa finalmente aver termine”.

Questa la nota stampa della Lista Noi con il cuore che ha fatto seguito ad intimidatorie telefonate di minaccia al nostro Editore (tra l’altro anche lui finito sulle pagine del nostro giornale on line per lo stesso motivo) in cui si annunciano querele e “guerra politica” a seguito di un articolo della nostra Redazione con cui si documenta, foto alla mano, l’affissione abusiva di diversi manifesti elettorali, nella zona di Cadolino.

I rappresentanti della Lista Noi con il cuore dimenticano o fanno finta di non sapere che sono affissioni abusive anche quelle  “su muri di proprietà private, dopo aver ottenuto regolare autorizzazione dai proprietari” poiché non sono i proprietari a dover concedere autorizzazioni bensì il Comune.  I rappresentanti della Lista Noi con il cuore dimenticano anche che il loro candidato Sindaco ha correttamente siglato insieme agli altri candidati in corsa per la carica di Primo cittadino un patto per evitare l’affissione di manifesti abusivi. Patto al momento non rispettato. 

Il nostro giornale non ha mai portato avanti “campagne denigratorie” ed ha dimostrato la sua correttezza non facendo sconti a nessuno, neanche all’Editore che, con un rispetto maggiore per la libertà di stampa di quello manifestato dalla lista Noi con il cuore, ha chiesto scusa alla città per le affissioni abusive e non ha cercato di zittire chi scrive e lo fa in piena autonomia e libertà. Fa specie che i rappresentanti della Lista Noi con il cuore (che si sono ben guardati dal rispondere al telefono quando sono stati contattati per avere il diritto di replica che sempre concediamo) si difendano con tanto ardore specificando che tutti gli altri sì, sono scorretti. 

Se i candidati della lista Noi con il cuore non vogliono apparire per le affissioni selvagge sul nostro giornale possono evitare affissioni abusive e irregolari. Dal canto nostro non smetteremo di raccontare quello che accade e non ci faremo intimidire. Ci riserviamo di rivolgerci ad un legale per difendere il nostro diritto dovere di raccontare quello che accade, senza subire rappresaglie di sorta. Nel nostro lavoro ci mettiamo passione, impegno e competenza e lo sforzo costante di essere equilibrati (nel pezzo che tanto ha fatto arrabbiare i rappresentanti della Lista Noi con il cuore erano citate altre due liste, nessuna delle quali ci ha indicato come nemici mortali o autori di campagne denigratorie) e ricordiamo a tutti, soprattutto ai rappresentanti della Lista Noi con il cuore che la stampa libera è un valore per tutti, anche per chi viene criticato.

Elisabetta Bonanni, giornalista