E’ in cerca di una soluzione per i propri ragazzi il Centro La Girandola di Anzio e Nettuno che si occupa di sette persone con disabilità a vari livelli. Il centro, ospitato presso Villa Albani, non ha spazi a adeguati e il personale non è sufficiente a garantire i servizi che offriva fino a qualche tempo fa (quattro le persone a disposizione in due turni da due). Il taglio delle ore non è stato compensato adeguatamente dal sostegno del personale della Asl (che ha l’esenzione per i carichi di lavoro e quindi non può spostare pesi, cosa che rende difficile aiutare persone sulla sedia a rotelle ad andare in bagno o a spostarsi) a testimonianza che tanto spesso le annunciate razionalizzazioni dei servizi altro non sono che la negazione degli stessi. Nonostante qualche momento di pieno sconforto, ci sono dei primi spiragli affinché le ore possano essere di nuovo gradualmente aumentate per consentire ai ragazzi (alcuni dei quali in questi mesi hanno avuto dei peggioramenti significativi) di tornare a lavorare e a sorridere come dovrebbero. Al momento ci sono dei contatti con il Settore servizi sociali del Comune di Nettuno che si sta impegnando a cercare nelle pieghe del bando il modo di mettere a frutto i finanziamenti regionali e la speranza è che si possa trovare il modo di andare incontro alle esigenze di queste persone e delle loro famiglie.